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La vicenda dei lavoratori interinali ex-Denso continua tra incontri, tavoli di concertazione e chiacchiere, in attesa che qualcosa si smuova e che tutti gli operai possano trovare un po’ di serenità.

Ripercorrendo tutta la vicenda (leggi qui), i lavoratori erano assunti tramite un’agenzia terziaria (Mainpower) che, lo scorso Ottobre, ha ricevuto la rescissione di contratto dalla Denso e, siccome gli operai erano assunti tramite Mainpower, hanno perso il lavoro.

Alcuni hanno accettato la mobilità, altri hanno dovuto far partire la Naspi per provvedere al fabbisogno familiare, sta di fatto che la situazione non è rosea e la Denso, d’altro canto, non ha alcun obbligo giuridico verso tali persone, siccome non erano sotto contratto con l’azienda di Pianodardine.

Sono stati fatti sit-in davanti alla fabbrica, davanti alla sede di Confindustria, a piazza Libertà e in Prefettura, finchè i lavoratori non si sono rivolti anche al vescovo Arturo Aiello (leggi qui).

Aiello, in collaborazione con il direttore della Caritas, Carlo Mele, e il suo vice Don Vitaliano Della Sala ha fissato un incontro con il presidente di Confindustria, Emilio De Vizia, per lunedì 4 Settembre, ove sarà presente anche il direttore dell’associazione industriali irpini, Crescenzo Ventre, e il capo del personale della multinazionale Amelotti.

Ricordiamo che Confindustria è garante dei lavoratori in questione, infatti lo scorso 14 Giugno, in presenza delle rappresentanze sindacali, è stato firmato nella sede un accordo che prevedeva l’assunzione di un’unità ogni tre pensionamenti, il tutto nell’arco di tempo di tre anni. Accordo che soddisfa a metà ma, riprendendo le parole dei sindacati, migliore del niente.