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Luigi De Magistris torna ad Avellino per lanciare la candidatura a sindaco di Aldo D’Andrea con la lista Unione Popolare, ma per l’occasione traccia un bilancio a tutto campo sull’attuale momento politico, anche dal punto di vista personale con la candidatura a sindaco di Napoli che pare diventare sempre più concreta.

Nonostante di recente ha lasciato il ruolo di portavoce nazionale di Unione Popolare, l’ex Magistrato non poteva comunque mancare alla presentazione di un candidato sindaco che definisce “persona perbene, da sempre impegnata per questa città, da sempre vicino al territorio, per i diritti come salute, sanità, ambiente, per la questione morale. Per questo, come sempre, cerco di stare vicino a  chi vuole effettivamente produttore un cambiamento, altrimenti ci spostiamo da un campo opaco, ad un campo larghetto, un campo destro, ma più o meno è sempre la stessa cosa”.

E in questo passaggio l’ex sindaco di Napoli introduce l’altro argomento, quello che definisce “il tradimento del centrosinistra”. “Se è vero che la questione morale nel bene e nel male sia molto trasversale  – prosegue- purtroppo il centrosinistra perde tanto nel nostro Paese perchè ha tradito tanto. Non avremo il Governo più a destra all’inizio della Repubblica se non ci fossero stati i fallimenti del centrosinistra.

L’autonomia differenziata è un disegno eversivo portato avanti dalla Lega e dalle destre, ma l’autostrada a questo cammino l’ha costruita il centrosinistra modificando il titolo V della Costituzione. Oggi apprezzo che il Governatore De Luca sia redento sulla strada dell’essere contro l’autonomia differenziata, ma io me lo ricordo quando nei convegni e nei dibattiti la sosteneva come un elemento positivo per la Campania.

Per poter ricostruire una classe dirigente all’altezza bisogna partire dal basso, ed è per questo che mi piacciono le esperienze tipo Avellino, le municipalità, perché la ti connetti con le persone e puoi costruire una alternativa dal basso. Dall’altro l’alternativa non verrà nemmeno dal campo largo, largone o larghetto che fanno- ribadisce- C’è qualche sfumatura di grigio differente ma non viene il cambiamento”.

Di qui il nuovo riferimento alla candidatura di D’Andrea: “Deciderà insieme al territorio che tipo di campagna elettorale fare e su quali temi, perche io sono per l’autodeterminazione dei territori che è la vera risposta al bluff dell’autonomia differenziata”.

E sull’attuale sindaco di Avellino, Gianluca Festa e le varie inchieste che stanno coinvolgendo il Comune, De Magistris rivendica l’autonomia e l’indipendenza della Magistratura ma osserva come, non a caso, abbia parlato in più battute di questione morale che- dice sul punto “per me rimane la vera questione centrale del buon governo. Non è sufficiente essere onesti, ma è determinante esserlo, soprattutto nei nostri territori e quando si amministrano amministrazioni locali o regionali, quando si ha a che fare con il territorio, con il denaro pubblico, con i diritti. Dunque se io fossi un cittadino di qualsiasi città vorrei votare una persona perbene a cui affidare le chiavi della comunità”.

L’ultima, ma non per importanza, analisi è rivolta al suo futuro politico: “Ho lasciato il ruolo di portavoce di Unione Popolare perchè in questo momento sto lavorando molto per mettere a disposizione e al servizio dei territori la mia esperienza di Magistrato e di Sindaco. Porto avanti con credibilità e coerenza le lotte politiche, le vertenze sull’attuazione della Costituzione, sui diritti fondamentali. Non programmo più tanto, ma certamente  sto implementando il mio impegno a Napoli e in Campania, quindi cercherò di essere protagonista nelle prossime tornate regionali e comunali”.

De Magistris tornerà a candidarsi a sindaco di Napoli: “Mancano due anni alle elezioni, ma non nego che l’attuale primo cittadino Manfredi ce la sta mettendo tutta per convincermi. E’ davvero il mio più grande sponsor, quello che mi sta dando maggiore energia: fino a qualche tempo fa non avrei mai nemmeno immaginato di potermi ricandiare a sindaco ma  il totale fallimento di Manfredi, è diventato per me una istigazione fondamentale a impegnarmi di nuovo per la mia città”.