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I consiglieri di opposizione del campo largo del Comune di Avellino, prima garantiscono il numero legale in Consiglio comunale per avviare la discussione sul bilancio previsionale, poi dopo che il sindaco Laura Nargi ritira le pratiche (LEGGI QUI) convocano una conferenza stampa ad horas per chiedere, in sostanza, l’azzeramento della giunta o le dimissioni della fascia tricolore.

L’ex candidato sindaco Tonino Gengaro ci va giù duro: “Oggi, la responsabilità poteva essere nelle mani della sindaca e della sua maggioranza: Ora è invece nelle mani del Prefetto”, che dovrà procedere con la notifica di una diffida formale nei confronti del Comune e l’amministrazione avrà a disposizione un termine perentorio di 20 giorni per riportare l’atto in Aula e procedere alla sua approvazione, pena l’avvio della procedura di scioglimento del Consiglio.

“Esistono dei termini di legge che vanno rispettati- rincara Gengaro- soprattutto in merito allo scioglimento del consiglio comunale. La mia opinione è che, prima si restituisce la parola agli elettori, meglio è per la città di Avellino”.

E Luca Cipriano: “Senza un bilancio non si può amministrare. Non ci sono fondi per la manutenzione cittadina, le strade, il verde pubblico, l’edilizia popolare. Non ci sono, banalmente, nemmeno i fondi per vedere domani la partita dell’Avellino in trasferta. È solo un esempio, tra tanti, per dire che Gianluca Festa, dal giorno in cui ha deciso di commissariare politicamente Laura Nargi, di fatto ha esautorato la Sindaca”.

Il sindaco Nargi ritira il bilancio: passa la linea Festa