Tempo di lettura: < 1 minuto

Inchiesta Dolce Vita, confermati dal tribunale del Riesame  gli arresti domiciliari per l’architetto Fabio Guerriero. I giudici dell’VIII sezione hanno confermato la misura cautelare per l’architetto accusato insieme all’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa di concorso in corruzione per l’esercizio delle funzioni.

Ha retto l’impianto accusatorio davanti al tribunale delle Libertà quello mosso dalla procura di Avellino, guidata da Domenico Airoma, nei confronti del libero professionista. Dunque sono stati ritenuti sussistenti gli indizi di colpevolezza nei confronti di Guerriero difeso da Marino Capone e Nicola Quatrano. Ora bisognerà attendere le motivazioni che dovrebbero essere depositate tra trenta giorni.