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Ieri sera, nel corso della prima seduta di Consiglio comunale (LEGGI QUI) la forzatura del Presidente Ugo Maggio per fare proseguire la discussione in seconda convocazione dopo la caduta del numero legale, questa mattina alla fine non si presente nemmeno lui.

A pochi mesi dalle elezioni, si va verso un epilogo amaro, seppur a tratti non imprevisto, con il Sindaco Laura Nargi che rischia seriamente di essere sfiduciata per mano dell’alleato di ferro, Gianluca Festa.

Stamattina in Aula non si presenta nemmeno lei, al pari dei consiglieri della sua lista “Siamo Avellino”, mentre nessuna sopresa da parte dei due gruppi di Festa, “Davvero” e “Viva la Libertà”, assenti già in prima convocazione e per consistenza numerica determinanti per la tenuta dell’amministrazione.

Arrivano in Aula invece tre dei consiglieri del “Patto Civico”, Geppino Giacobbe, Sergio Trezza e Gerardo Melillo, non fa lo stesso Rino Genovese, ex candidato sindaco che già in prima convocazione diversamente dai colleghi di gruppi non aveva votato la revisione delle partecipate.

Ma ormai poco cambia rispetto ad una crisi amministrativa che il Sindaco Nargi aveva sempre tentato di scacciare e pensava di averla messa alle spalle concedendo a Festa quasi tutte le case in giunta, dando il benservito agli assessori tecnici dopo appena cinque mesi di Governo.

Negli ultimi giorni, come noto, Festa ha contestato l’assegnazione di due deleghe, cultura e sport, ma a questo punto pare che l’ex sindaco viaggia spedito verso il nuovo voto e, secondo indiscrezione, starebbe valorando già alla costruzione delle liste.

Cosa farà Laura Nargi è prematuro dirlo, posto che negli ultimi giorni si è chiusa nel silenzio ma la situazione è in continua evoluzione e non sono da escludere ulteriori colpi di scena.