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In campagna elettorale mostreremo tutti i grandi risultati che questa Amministrazione ha raggiunto e il grandissimo lavoro svolto sia in termini economici sia per quanto riguarda le opere pubbliche e il rilancio della città. Chiederemo ai cittadini altri cinque anni di fiducia per continuare a lavorare per un’Avellino che sia sempre più attrattiva e vivibile”.

Il sindaco uscente Gianluca Festa viaggia spedito verso le amministrative di giugno e, questa mattina, sollecitato dai cronisti, ha ribadito di essere “fiducioso e convinto che abbiamo svolto un buon lavoro e mi sembra che la gente sia sempre più consapevole di questo. Abbiamo lanciato un nuovo modo di amministrare e di approcciare alla vita quotidiana della città, anche rinnovando completamente il Consiglio comunale con nuove leve. Dunque, abbiamo compiuto una vera e propria rivoluzione fornendo agli avellinesi e all’Irpinia una nuova classe dirigente, questa volta non riciclata”.

Per questo, ha aggiunto il sindaco di Avellino “a differenza degli avversari che denunciano e offendono, parleremo sempre e solo di noi e dei risultati ottenuti. Se siamo i migliori vinceremo, altrimenti ci arrenderemo all’avversario”.

Eppure di avversari Gianluca Festa ancora non ne ha. Al suo progetto civico che si comporrà di cinque liste, con la new entry della compagine guidata come capolista dal vicesindaco Laura Nargi, sia centrodestra che centrosinistra ancora non riescono ad ufficializzare neppure un candidato sindaco.

A partire dal campo largo trainato dal Pd che nemmeno nell’ultima riunione è riuscito a far emergere un nome condiviso e il tavolo ha inteso aggiornarsi, per l’ennesima volta, a questo fine settimana. Pare che rispetto al nome di Enza Ambrosone ci siano ancora troppe resistenze all’interno della coalizione, ed infatti l’associazione “Controvento” ha rilanciato il nome di Tonino Gengaro, sempre iscritto tra le file dei dem, ma nell’area Schlein.
Fazione, per intenderci, che in queste settimane è alle prese con il ricorso contro il tesseramento del partito e, dunque, resta da capire se alla fine le figure apicali, su tutte il consigliere regionale Maurizio Petracca, accetteranno la proposta.

Ma non va meglio in casa centrodestra che per settimane è stato al centro delle cronache locali più per “luce riflessa” rispetto alla possibile candidatura di Rino Genovese che proprio in queste ore in una lettera aperta ha chiarito la sua posizione.

Se davvero alla fine l’affaire non dovesse andare in porto, posto che i partiti non vogliono rinunciare ai simboli, mentre il giornalista Rai parla di un campo più civico, allora anche per Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega il tempo a disposizione appare davvero poco.
Di recente si è parlato del nome del giovane Lazzaro Iandolo (ex Forza Italia, oggi in Fratelli d’Italia) ed in quel caso bisognerà capire non solo la disponibilità del diretto interessato, ma anche se ci sarà la benedizione di tutti i partiti del fronte.

Sullo sfondo sarebbe pronto a scendere in campo un quarto candidato sindaco in contrapposizione alle liste di Festa e alle coalizioni di centrosinistra e centrodestra.
Si tratta del dottor Aldo D’Andrea che potrebbe guidare la compagine di Unione Popolare.