“Avellino, come tutte le altre città della Campania e del resto d’Italia, sconta una crisi strutturale e decennale del Commercio che si è accentuata con la pandemia da Covid-19 e l’aumento dei prezzi delle materie prime causato dalla guerra in Ucraina. Questa amministrazione ha ereditato una situazione sicuramente difficile, ma a differenza di altri centri della Campania, Avellino, anche grazie alle iniziative che abbiamo messo in campo in questi 3 anni, è riuscita a contenere la desertificazione del commercio “ – così il vice sindaco di Avellino con delega al commercio e al turismo Laura Nargi commenta, ai nostri microfoni, la vicenda della crisi del commercio nel capoluogo irpino -.
Le iniziative dell’amministrazione avevano ed hanno come finalità la valorizzazione del territorio, soprattutto attraverso il lavoro degli esercizi commerciali. “Riconoscendo il valore sociale delle piccole imprese commerciali ed artigianali ed il proprio ruolo di locomotiva nello sviluppo economico della città – spiega Nargi – questa amministrazione ha sempre ritenuto opportuno mettere al centro delle proprie politiche di sviluppo territoriale e riqualificazione urbana, il commercio e i suoi distretti. Non a caso con i PICS – unici in Campania – abbiamo dato nuova linfa al Centro storico e all’asse corso Vittorio Emanuele/Viale Italia, favorendo la nascita di 20 nuove imprese commerciali. E i dati ci dicono che stiamo andando nella giusta direzione “.
Dunque, dopo la tempesta, si spera nel ritorno del sole per il commercio nel capoluogo irpino. “Siamo convinti che 2023 sarà l’anno della riprese definitiva del commercio – conclude Nargi – e questo rilancio transiterà anche dai Distretti commerciali (La via dei Caracciolo e Le vie del centro), valido strumento di rigenerazione dei centri urbani e delle loro attività commerciali. Inoltre, teniamo sempre a precisare che ogni cosa che organizziamo, dagli eventi alle manifestazioni, è volto sempre a rafforzare l’economia cittadina e le attività commerciali “.