Tempo di lettura: 4 minuti

Un’estate in attesa con la speranza che il telefono possa squillare e rimettersi in sella. Questo è il periodo attuale di Renato Cioffi, fresco dell’esperienza all’Audax Cervinara conclusa con una vera e propria impresa dal suo avvento in poi. Qualcosina si è messo per il tecnico caudino ma ci sono una serie di problematiche, al momento, che lo costringono a dover fare delle scelte.

E’ da un mese – ha commentato Cioffi – che arrivano proposte da fuori regione ma, almeno per quest’anno, per motivi personali, non posso spostarmi dalla Campania. Il progetto è ovviamente importante, se dovesse arrivarne uno anche per una categoria inferiore, potrei pensarci ma il sogno è quello di stare in Serie C, una categoria che ho lasciato 4 anni fa ma che sento mia. Non sarebbe un problema neanche la Serie D, categoria con piazze passionali e piene di storie che potrebbero permettermi di lavorare bene. Adesso c’è da aspettare, i ritiri sono finiti e le panchine sono tutte occupate”.

E allora facciamo un passo indietro, alla sua Cervinara che lo ha accolto a dicembre e alla quale si è votato completamente portando a termine qualcosa di impensabile.

“Purtroppo so di avere un carattere molto diretto e questo può dar fastidio. Non nego che nel calcio c’è troppa schifezza e mi era balenata l’idea di fermarmi ma è difficile pensare di stare lontano dal campo. L’esperienza a Cervinara la porto con me perché era una situazione che mi ha stimolato molto. L’Audax era data praticamente per morta e invece siamo stati protagonisti di una grandissima stagione. Peccato che il presupposto di continuità sia venuto meno e mi sono fatto da parte. Ci sono state un po’ di difficoltà in questo periodo ma spero che la situazione possa tornare alla normalità”.

Esperienza che, però, gli ha regalato un qualcosa di cui ricordare: l’esplosione di Iuliano, l’eroe della vittoria della Casertana a Terni e conseguente passaggio del turno in Coppa. Un giocatore sul quale ha lavorato tanto e i risultati stanno arrivando.

E’ un 2004 ma è come se fosse un 2007 perchè praticamente 3 anni li ha persi a causa dello stop per il Covid. Significa che ha saltato tutta quella trafila utile per la crescita di un giocatore. Cervinara è stata la sua possibilità, dopo l’esperienza con l’Under18 ad Agropoli. Posso prendermi il merito di averci lavorato tanto, insieme al mio secondo Scafa per la tecnica, e al prof Lubrano, per la corsa e la coordinazione, perchè aveva una grande forza fisica ma non era abituato a giocare con gli altri. E allora è stato importante disciplinarlo, modellarlo insomma, per farlo stare bene in squadra. E i gol sono arrivati ma, più della rete di Terni, ciò che mi soddisfa di più è sapere che a Caserta sono tutti pazzi di lui. Ha potenzialità enormi, Iuliano, se lavora con costanza, può arrivare nel calcio che conta”.

Iuliano è l’esempio più chiaro parlando in termini di potenziale nei campionati dilettantistici. Basta cercare e avere fiducia verso questi ragazzi che non chiedono altro che non sia una possibilità.

“Di giocatori di qualità tra i dilettanti – conclude Cioffi – ce ne sono eccome. Le big vanno sempre a caccia di grandi firme, spesso spendendo tantissimo e rimanendo deluse. Negli ultimi anni il Benevento ha cambiato un po’ la sua visuale coi vari Carfora, Perlingieri, Viscardi e Nunziante per citarne alcuni. E allora è bene che i giallorossi insistano su questa strada. Faccio un nome, Vincenzo Potenza, un classe 2002 che non ha avuto la possibilità che meritava, forte, ma che si è dovuto accontentare di andare in Eccellenza, a Molfetta. In giocatore che in C farebbe benissimo ma purtroppo le società non perdono tempo e vanno a caccia dei nomi. Basta cercare, osservare, vederli all’opera. Sarebbe la soluzione ideale per abbattere i costi e ricevere impegno e attaccamento da questi ragazzi che non chiedono altro. Semplicemente una possibilità”.

Foto tratta dal profilo facebook di Renato Cioffi