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“Appare evidente che in una situazione come quella presente sia indispensabile un segnale forte da parte dell’amministrazione comunale. Il dirigente di una partecipata del comune di Avellino (Grande srl)  indagato per peculato e reati tributari (nell’inchiesta sull’Alto Calore)  non può – per amore di trasparenza e garanzia massima – rimanere al suo posto”. Così in una nota il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Vincenzo Ciampi.

”Non si tratta di una richiesta di marca giustizialista, ma di un forte richiamo all’esigenza che in ogni pubblica amministrazione siano gli elementi della moralità e della assoluta trasparenza al centro dell’azione di chi governa. Siamo certi che il manager in questione sia in grado di offrire tutte le risposte del caso al magistrato inquirente, e quindi possa uscire assolutamente indenne da ogni responsabilità da questa inchiesta.
Tuttavia, è indispensabile che chi occupa posti di vertice di aziende a partecipazione pubblica, dove sono i soldi del cittadino in ballo (ed è raggiunto da provvedimenti giudiziari che riguardano proprio le materie della gestione dei fondi pubblici), sia responsabilmente tenuto in stand by in attesa dei necessari chiarimenti da parte degli organi preposti”.