Avellino – “Ci siamo rotti i polmoni“: questo lo slogan del flash mob promosso da Legambiente ad Avellino per sollecitare le autorità politiche, istituzionali e sanitarie, a considerare l’inquinamento atmosferico una priorità delle rispettive agende.
La manifestazione, svoltasi nella centrale Piazza della Libertà nel rispetto delle norme anti Covid, intende richiamare l’attenzione sul fatto che il capoluogo irpino guida la classifica di tutto il Centro Sud in quanto a inquinamento atmosferico: rispetto alla soglia di sicurezza delle Pm 2,5, fissata a 10 microgrammi per metro cubo, ad Avellino si registra un dato di 16,2, più del 50% sopra la soglia di sicurezza. Uno studio dell’Università di Barcellona pubblicato dalla rivista Lancet, assegna ad Avellino il 145esimo posto in Europa, prima di grandi città come Parigi, Londra, Berlino e Bruxelles, per inquinamento da polveri sottili. Lo stesso studio calcola che mediamente ad Avellino e nel suo hinterland 48 persone l’anno muoiono prematuramente a causa di patologie originate dall’inquinamento atmosferico.