Tempo di lettura: < 1 minuto

Un flashmob, nel piazzale antistante la Basilica dell’Annunziata di Prata P.U., il 1° febbraio alle 15 a tre anni dal cedimento della struttura che ne ha decretato la chiusura e poi nulla più si è mosso.

Essere presenti è un dovere morale per chiunque ami il territorio della media Valle del Sabato, per tutti coloro che legano alla Basilica dell’Annunziata di Prata P.U. un ricordo dell’infanzia riconducibile al canto degli Angeli e alla festa, a una visita scolastica nelle catacombe o a un momento di preghiera dinanzi alla statua della Vergine.

Quella della basilica paleocristiana è una storia che appartiene a Prata come a Pratola e a tutti gli altri paesi che le fanno corona: la Madonna affratella le comunità in un solo popolo che grazie a una grandiosa testimonianza archeologica e architettonica è consapevole di essere parte di una Storia (quella con la maiuscola) che è Cultura, Tradizione e Identità.
Sabato pomeriggio, quindi, sosteniamo tutti la battaglia degli amici pratesi: perché è la battaglia di un’intera valle, di una provincia e di una regione, a difesa di un patrimonio collettivo fatto di valori e sentimenti, suggestioni e conoscenza.