“La giunta regionale sembra ostinarsi a identificare nelle RSA le strutture da adibire alla cura dei pazienti con patologie psichiche, neurologiche e sensoriali gravi, complesse e disabilitanti. Ciò tuttavia non è esatto, in quanto è riconosciuto che le RSA sono del tutto inadeguate – per personale, figure professionali, dotazioni – a fornire le prestazioni necessarie a questi pazienti. Nelle RSA i pazienti con disabilità psichiche gravi o gravissime sarebbero destinati a peggiorare, trattandosi di strutture che forniscono servizi di riabilitazione di livello semplice e idonee solo alla presa in carico di pazienti, prevalentemente anziani, con disabilità lievi. La risposta della giunta alla mia interrogazione è del tutto insoddisfacente perché fa riferimento alla DGR n. 655 del 16/11/2023, che tuttavia attiene a pazienti che beneficiano del setting assistenziale R1/SUAP, cioè persone in stato vegetativo. Resta pertanto elusa la richiesta di sapere a che punto è l’approvazione dell’annunciata disciplina transitoria in materia di Centri di riabilitazione che, nelle more della conclusione dell’iter legislativo della proposta di legge di iniziativa popolare “Disposizioni per persone con gravi patologie disabilitanti”, dovrebbe mettere i pazienti ex art. 26 a riparo dal rischio di trasferimento in strutture non adeguate e, in tal modo, salvaguardare gli effetti della successiva approvazione della proposta di legge. Continuerò a sollecitare una celere e positiva conclusione dell’iter legislativo della proposta di legge di iniziativa popolare e a vigilare affinché sia assicurato ai pazienti ex art. 26 un’assistenza specifica realmente rispondente alle loro esigenze”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi.
Centri di riabilitazione, il consigliere Ciampi critico con De Luca
Il consigliere regionale insoddisfatto dopo la presentazione di una interrogazione
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