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Una campagna elettorale che sembrava non decollare mai, certamente condizionate anche dal terremoto giudiziario che di recente si è abbattuto sul Comune di Avellino ed ha portato all’arresto del sindaco uscente e dimissionario Gianluca Festa e ha condizionato, rallentanto e modificato tutti gli equlibri politici, sino alla presentazione delel candidature che da ufficialmente lo start al mese più lungo.

L‘8 e 9 giugno la parola passerà per le matite elettori che decideranno le sorti della proprie comunità attraverso il diritto al voto.

Intanto, però, dovranno “sorbirsi” un lungo mese di corteggiamento a ogni latitudine per essere convinti dai vari candidati che la loro proposta per la città e quella giusta e, dunque, a votarli.

E non saranno poche le richieste di voto, posto che nella città di Avellino aspirano a raggiungere il sogno da sindaco ben sette candidati e nelle  17 liste a supporto dei vari candidati sindaco complessivamente figurano 487 persone che puntano ad essere eletti per diventare consiglieri comunali della città.

Alle fine, rispetto alla previsioni della vigilia, nemmeno stavolta i candidati, sia alla carica di sindaco che di consiglieri si sono ristretti, e tutti ora dovranno fare appello ad amici, conoscenti, e chi più ne ha più ne metta per raggiungere i voti necessari per essere eletti.

Che siamo orami in piena campagna elettorale è cristallizzato dall’aria che si respira lungo Corso Vittorio Emanuele nella soleggiata domenica che tra l’altro coincide con la festa della mamma. Tra chi compra dolci, una rosa o un pacco di cioccolati, si intravedono diversi candidati che salutano sorridenti e stringono mani e lasciano qualche bigliettino elettorale

Ma quella in corso sarà inevitabilmente anche la campagna elettorale dei social, con “santini”, fax simile di schede elettorali e appelli al voto che già da giorni venfono diffusi sui propri profili.

C’era una volta la propaganda elettorale che si svolgeva prevalentemente in tv, con telegiornali e talk show presi d’assalto dai leader politici e dai candidati, che puntavano a catturare il consenso con promesse mirabolanti e impegni solenni.

La maggior parte dei contenuti politici oggi viene veicolata attraverso piattaforme online, dove l’algoritmo gioca un ruolo cruciale nel determinare quali contenuti vengono visualizzati dagli utenti.
La conta, per ora, è a chi prende più “like”.
Buona campagna elettorale a tutti.