Era la Vigilia di Natale del 2020, il primo della pandemia covid19, quando la città di Avellino costretta in casa come tutto il resto del mondo o quasi, perse un altro dei suoi figli proprio a causa di quel terribile e all’epoca sconosciuto virus.
Massimo D’Argenio, per tutti “Capellone”, conosciutissimo e stimato fotografo e videomaker, si spense presso l’Ospedale Moscati di Avellino, dopo aver lottato per quasi un mese e mezzo contro la morte.
Ricoverato il 16 novembre 2020 per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute dopo i primi giorni di isolamento a casa, il 7 dicembre fu trasferito in terapia intensiva da dove, come purtroppo quasi tutti in quel periodo, non ne uscì vivo. Aveva 54 anni.
Collaboratore di tv e testate giornalistiche, grande tifoso dell’Avellino Calcio, che seguiva sia per lavoro che per passione, Massimo era conosciuto da tutti in città e non solo: aveva il suo studio fotografico in via Giuseppe Nappi, al centro di Avellino, dove ancora oggi campeggi la scritta “Massimo D’Argenio fotografo”.
Il ricordo indelebile le ha lasciato tra gli amici più stretti e soprattutto dai colleghi del centro storico, sarà tributato attraverso una mostra fotografica organizzata per il prossimo 18 novembre a via Nappi.
Una data non casuale, posto che quel giorno ricorre il compleanno di Massimo e quest’anno avrebbe compiuto 57 anni.
“Buon compleanno capellone”, il titolo dell’iniziativa che fa seguito anche ad un precente omaggio reso a Massimo da parte del Comune di Avellino. ( LEGGI QUI)