“Mentre il Questore di Avellino, dopo la nostra denuncia, ha abbandonato le proprie attività, era domenica, per dedicarsi alla questione e in poche ore ha rintracciato tutti i protagonisti dei filmati e le loro famiglie, il sindaco e il vigile hanno sminuito la vicenda definendola una bambinata. È stato fatto per mantenere i consensi, per non creare ulteriore scompiglio nella comunità, per non assumersi delle responsabilità? Oppure magari sono state male riportate le parole sui giornali? Se è così chiediamo subito una smentita”.
Lo afferma il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, il primo ad aver denunciato pubblicamente l’accaduto, a proposito delle parole del sindaco di Sirignano, Antonio Colucci, sull’episodio di bullismo verificatosi nel comune dell’Avellinese.
“Giustificare azioni tanto ignobili – prosegue Borrelli – vuol dire non solo assecondare l’atteggiamento delle famiglie dei ragazzi (che non hanno né preso le distanze né condannato quel che hanno fatto i propri figli, quasi tutti minorenni tra i 13 ed i 17 anni, lasciati in giro fino a tarda notte, uno degli episodi sarebbe avvenuto verso le 2 del mattino) sulle quali i servizi sociali devono intervenire, ma anche incoraggiare episodi simili. Non si tratta di accanirsi verso dei ragazzini ma di tutelare le vittime e di prevenire ulteriori episodi di violenza e bullismo.
Chi è carnefice oggi potrebbe anche diventare vittima domani, agire significa, quindi, spezzare una catena di soprusi, di violenza, di atteggiamenti pericolosi ma se un rappresentante istituzionale, un primo cittadino, derubrica la vicenda, molto grave, ad una goliardata, che messaggio viene mai trasmesso? Il bullismo è un fenomeno sociale è come tale deve essere affrontato seriamente dalle Istituzioni“, conclude Borrelli.