Avellino – “Bolletta assente, Stato presente”. E’ questo uno degli slogan urlato dai commercianti avellinesi scesi in piazza questa mattina conto il caro bollente. La marcia è partita da San Ciro per poi arrivare a Piazza Libertà. Amministratori e chiesa al loro fianco: “Lavoriamo per pagare le bollette – spiegano – Abbiamo bisogno di un vero aiuto dal governo per non morire. E’ un problema che non riguarda solo i commercianti ma tutti. Proviamo vergogna per chi oggi è rimasto aperto senza scendere in piazza”. “Il prossimo passo sarà arrivare a Roma – ammettono – Faremo sentire la voce del popolo avellinese”.
”E’ una battaglia di libertà- spiega il sindaco, Gianluca Festa – Ognuno di noi vive nel panico quando arrivano le bollette a casa, visto la disperazione di non poterle pagare. Serve l’aiuto concreto dello stato”. “Pacchi alimentari è un osservatorio privilegiato della nostra provincia. Rispetto a prima della pandemia, la distribuzione dei pacchi e il numero di famiglie che si rivolgono a noi sono raddoppiati – dice don Vitaliano Della Sala, vicedirettore della Caritas diocesana di Avellino – mentre prima c’erano molti stranieri, che non sono diminuiti, oggi la maggioranza è rappresentata da famiglie italiane, che chiedono aiuto nel pagamento delle bollette e pacchi alimentari. Per adesso, riusciamo a rispondere alle richieste di aiuto grazie alle donazioni provenienti da diverse parti del paese, oltre che da Roma.