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La nota del  Gruppo consiliare “Rinascita per Monteforte” Leggiamo dalle news dei notiziari on line e su carta stampata le dichiarazioni farneticanti della maggioranza consiliare di Monteforte Irpino sull’approvazione del bilancio 2023 e sulla situazione finanziaria dell’ente. Non ci meraviglia affatto quanto dichiarato, attesa le ripetitività di tali esternazioni a mo di ritornello. E’ necessario, quindi, fare alcuni chiarimenti.

La vituperata deficienza strutturale delle capacità finanziarie dell’ente che verrebbe dal passato è un banale mistificazione della realtà. L’eredità del passato è,invece, frutto del Dlgs n 118 del 2011 che modifica la contabilità degli enti locali imponendo la cancellazione dei residui attivi dal bilancio sino alla loro riscossione, ed oggi incardinati come crediti di dubbia esigibilità e  non riportabili a bilancio.L’applicazione di tale decreto avvenuta nel 2016 ha prodotto una cancellazione delle somme relative ammontanti a 12 milioni di euro.Somme ripianate con  finanziamento trentennale  con rateo di 415.000 euro annuali. Da precisare che gli obblighi derivanti da tale decreto hanno costretto tutte le amministrazioni comunali  a far ricorso a questo tipo di finanziamento.

Ma adesso veniamo ai numeri.

Dato per certo l’anno di applicazione risalente al 2016 ed il primo rateo restituito nel 2017 addiveniamo ad un importo di 415.000 x 7= 2.905.000 ,senza peraltro conteggiare la parte dei residui riscossi ed inseriti in bilancio. Ma evidentemente i numeri non sono di comprensione di questa maggioranza.

Il bilancio approvato, senza le alchimie contabili dell’emendamento, chiude con 1.840.000 euro di deficit.A tali somme bisogna aggiungere un milione di euro per debiti fuori bilancio ed un’anticipazione del tesoriere coperta con l’utilizzo di somme vincolate per 2.700.000 di euro da restituire entro la fine dell’anno,il tutto per un’ importo di 5.540,000. Tale cifra in uno ai numeri attesi dal rendiconto 2022 ,a gestione commissariale,sembrerebbe raggiungere gli 8-9 milioni di euro.

Se a questi sottraiamo i 2.905.000 rimborsati allo Stato ,ed ancora una volta senza tener conto di quanto recuperato,fanno  all’incirca 6-7 milioni di disavanzo di questa amministrazione nei sette anni della loro esperienza. Cifra da capogiro se paragonata ai 12 milioni del passato sempre senza tener conto di quanto recuperato.

E’ utile ancora ricordare che di questi numeri abbiamo dato chiara enunciazione nel corso del dibattito consiliare, peraltro,senza essere controbattuti. Giova ricordare che purtroppo il destino del nostro comune è già segnato: non beneficeremo di nessun piano di riequilibrio ed andremo diritti verso il dissesto, i cittadini saranno costretti a pagare la percentuale massima per tributi e servizi a domanda .Di contro ci sarà  la riduzione o in qualche caso l’azzeramento dei servizi offerti dal comune. E’ opportuno ricordare infine che nessuno dei componenti del gruppo Rinascita per Monteforte ha fatto parte della consiliatura precedente a quella attuale. In quella consiliatura c’era, invece, lo stesso Giordano, che aveva allora l’incarico di vicesindaco”.