“Fiano Festival 2023. “Ad Aiello la società organizzatrice incassa il 50% del compenso in anticipo. E’ quanto succede ad Aiello. L’amministrazione comunale ha affidato ad una società privata l’organizzazione dell’evento. L’affidamento è avvenuto per trattativa diretta. Una società privata ha offerto una riduzione di 20 (venti) euro sul prezzo prestabilito ed ha avuto l’incarico di organizzare l’evento; costo 19.980 euro + IVA e quindi si superano largamente i 22mila euro“. E’ quanto denuncia il gruppo “Progetto Aiello“.
“La stessa società, cosa abbastanza unica e forse rara, è stata finanziata in anticipo rispetto alla svolgimento dell’evento: gli è stato liquidato un acconto ancora prima dell’inizio del Fiano Festival. Non un acconto di modesto importo ma il 50% del contratto. La richiesta di pagamento anticipato è stata fulminea: contratto sottoscritto il 4 agosto, richiesta pagamento dell’anticipo pervenuta il 7 agosto. Tutto concordato? In pratica il compenso contrattuale è stato pagato per la metà un mese prima dell’evento.
Nonostante il costo gravante sulle casse comunali e quindi sui bilanci familiari dei cittadini, viene chiesto il versamento di circa 1.200 euro alle attività commerciali residenti nel comune per poter partecipare all’evento. Come se queste attività venissero da Marte e non invece dal territorio, che già sostiene i costi per la manifestazione. A beneficio di chi? Ma come se non bastasse, zero trasparenza nella selezione delle attività commerciali da coinvolgere. Nessun avviso pubblico, nessun invito a partecipare rivolto alle varie attività. Solo chiamate dirette. Tu si, tu no, tu forse se si libera un posto, senza alcun criterio alla base della selezione. Per non parlare della assenza di ogni coinvolgimento delle associazioni che pure operano sul territorio a titolo di volontariato.
Un settore che non interessa evidentemente quando bisogna fare del Fiano un business. Eppure le premesse, negli atti ufficiali del Consiglio comunale erano ben diverse. Cosa avremmo fatto? Avremmo fatto partecipare tutte le associazioni presenti sul territorio e tutte le attività commerciali e senza chiedere pagamenti così alti a chi già opera sul territorio e contribuisce a creare sviluppo per lo stesso. Lo avevamo chiesto in Consiglio comunale e ricevuto rassicurazioni, ma poi prevalgono logiche diverse in chi deve assume decisioni”.