La Pasqua del 2023 si presenta con condizioni climatiche precarie, considerando la perturbazione atlantica che, da diversi giorni, ha investito la nostra penisola facendo precipitare le temperature di oltre 10 gradi.
Nonostante il meteo instabile e i rincari prezzi, dovuti dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina, un avellinese su tre non rinuncia al pranzo fuori casa. Ristoranti, soprattutto in Irpinia, da oltre una settimana sono stati presi d’assalto da prenotazioni, e ciò dimostra che l’economia del nostro territorio, pur se a singhiozzo, continua a girare.
I dati di Confcommercio certificano, però, che nonostante diverse famiglie scelgono il pranzo fuori casa per le feste pasquali, il settore ristorazione in Irpinia è ancora lontano dai numeri pre-covid. Inoltre, un’altra notizia non positiva fuoriesce da un’analisi effettuata accuratamente, ossia che quasi 21000 attività hanno abbassato definitivamente la saracinesca, con un saldo negativo pro capite di circa 11000 unità.
Per quanto riguarda invece il lunedì di Pasquetta, sempre causa meteo, le iconiche scampagnate al lago Laceno o tra i monti del Terminio avranno un’affluenza minore rispetto agli anni pre-covid. Saranno gli agriturismi ad avere il primato di presenze quest’anno e, forse, potrà essere un segnale di rinascita per le attività, le quali hanno patito anni di enorme difficoltà economica. Dopotutto, ci sarà sempre tempo per una scampagnata in montagna o al lago!