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Si fortifica l’intesa tra il Comune di Avellino e Università degli Studi Federico II di Napoli, grazie all’impegno e al tramite dell’assessore all’urbanistica Emma Buondonno, nella doppia veste di docente della facoltà di Architettura dell’Ateneo napoletano.

Nell’ambito delle iniziative dell’Urban Center Avellino, questa mattina 26 laureandi del Dipartimento di Architettura hanno percorso le sponde del torrente Fenestrelle, da borgo Ferrovia a contrada Cupa Macchia, passando per Parco Santo Spirito.

Ad accompagnarli l’assessore Buondonno e la collega professoressa Dora Francese. Le due docenti hanno spiegato nel merito la progettazione che sta riguardando il futuro Parco del Fenestrelle, dopo l’intesa che lo scorso anno il capoluogo ha sancito con i comuni di Monteforte, Mercogliano ed Atripalda, aspettando che la Regione completi l’iter per il riconoscimento di valenza regionale.

“Stiamo trascorrendo  questa giornata con gli studenti della Federico II di Napoli ormai prossimi alla laurea- spiega l’assessorre Buondonno – Quest’anno abbiamo scelto con la collega Dora Francese, il tema del Parco Fenestrelle e su cosa può rappresentare per la città. Al di là del progetto del Parco della Stazione che il Sindaco presenterà quanto prima, lavoriamo alla conclusione delle progettazioni in corso. Il Parco del Fenestrelle prevede una parco ciclopedonale, ma quella di oggi è una volontà di far conoscere agli studenti di architettura le potanzialità di Avellino. Proseguiremo la prossima settimana con un convegno sulle rete ecologiche a cui porterò l’esempio di Avellino, unico capoluogo ad avere un piano del verde – prosegue – E’ sicuramente un vero esempio emblemantico. Speriamo che possa essere un piccolo addestramento della natura di trovare le ragioni in qualsiasi contesto naturale”.

La Buondonno torna ad appellarsi alla Regione per concludere l’iter per il riconoscimento regionale del Parco: “Abbiamo interesse a solleciatare anche la Regione dando un segnale ande all’Università.  Tra l’altro parliamo di una zona che, soprattutto per quel che riguarda le sponde del fiume che attraversano i Comuni di Atripalda e Monteforte, hanno avuto non pochi problemi dal punto di vista di tenuta ambientale.

Siamo conspaevoli che c’è una zona rossa con tutti gli alvi fluviali relativi al Fenestrelle e al  San Francesco e il rischio idriologico è dovuto alla mancanza della manutezione, oppure dove ci sono torrenti tombati trasformati in altro. E’ necessario un cambio di paradigma – rilancia la Buondonno – Ora non possiamo continuare sul passato con alvi trasformati in strade o altro”.

E la professoressa Francesce aggiunge: “Un progetto ideale non esiste mai. E’ fondametale conoscere le risorse vegetali, umani e territoriariali. E’ il caso di presentare un progetto adatto al luogo, soprattutto dove c’è l’incontro tra ecosistema naturale e antropici con tutti i problemi”. Nello specificio di Avellino – aggiunge la docente di teconologia ambientale – E’ un livello superiore ad altre città per l’attenzione alla natura. Il paesaggio fluviale è molto particolare, serve una grossa attenzione. Dove c’è l’acqua è tutto piu’ complesso, visto che non bisogna danneggiare i vari aspetti. L’equilibrio su questo aspetto è fondamentale per architetti o chi realizza il progetto”.

Successivamente gli studenti, insieme ai cittadini e alle associazioni locali, sono stati coinvolti in un momento partecipativo e di confronto, per poter raccogliere criticità e potenzialità del territorio, legate alla presenza del Parco del Fenestrelle.