Il Comune di Avellino prosegue senza sosta il piano di rimessa in moto della macchina degli sfratti dalle case popolari degli occupanti senza titolo.
Una serie di intimazioni a lasciare liberi gli alloggi che sono state notificate ai cosiddetti “abusivi” già a partire dallo scorso luglio e si sono susseguite nel tempo. Qualche settimana fa le notifiche finali agli occupanti risultati non in regola di lasciare definitivamente l’alloggio, pena lo sgombero senza pre-avviso.
Secondo la normativa i destinatari dei provvedimenti, al netto della possibilità di impugnare l’ordinanza o dimostrare di essere in grado di sanare la propria posizione entro i successivi 30 giorni, decorsi i termini possono essere sfrattati da Comune e Forze dell’Ordine, sottola supervisione della Prefettura, senza ulteriore pre-avviso, anche in danno all’inadempiente.
A questo punto non solo le operazioni di sgombero coatto potrebbero essere effettuate da un momento all’altro, ma notizia di queste ore è che le nuove contestazioni sono state notificate a persone o famiglie che risultato residenti o assegnatarie di doppio alloggio. Lo si apprende dalle nuove determina dirigenziali predisposte dal settore comunale patrimonio.
“Premesso che veniva segnalato anonimamente all’Ufficio Politiche Abitative che (omissis per la privacy ndr) occupava
stabilmente l’alloggio E.R.P.; il competente Ufficio con nota del 13/12/2022 chiedeva al Comando di Polizia
Municipale di verificare la veridicità della suddetta segnalazione. A seguito di sopralluogo gli agenti di Polizia Municipale del 19/12/2022, accertavano che il signore in oggetto non risultava abitare stabilmente nell’alloggio assegnatogli. Da ulteriori verifiche d’ufficio non risulta il sig. abbia consegnato la documentazione reddituale necessaria per la determinazione del canone di cui all’art. 22 del
Regolamento Regionale n.11/2019 e s.m.i.”.
Tra l’altro risultano anche morosità di diverse migliaia di euro per il mancato pagamento di canoni e quote accessorie da parte degli assegnatari.
Di qui, facendo seguito ai dettami del Regolamento regionale sull’edilizia pubblica residenziale, l’Ente comunale ha avviato il provvedimento di decadenza dall’assegnazione nei confronti dei nucleo familiari qualora gli stessi “si siano resi morosi per un periodo superiore a sei mesi”.
I primi tre provvedimenti firmati dal dirigente Filomena Smiraglia comportano la risoluzione di diritto del contratto, nonché “costituisce titolo esecutivo nei confronti sia dell’assegnatario che di chiunque occupi l’alloggio “sine
titulo” con obbligo del rilascio del medesimo alloggio da parte degli stessi”.
E’ stato fissato al 15 aprile 2023 il termine ultimo per liberare da cose e persone
uno degli alloggi contestati al fine della reimmissione nel possesso all’Ente proprietario Comunale, mentre gli altri due dovranno essere liberati entro il 15 maggio.
E nelle prossime ore sono pronti a partire nuovi provvedimenti