Un dialogo che mira ad essere allargato, inclusivo e propositivo per individuare azioni concerto che mirino alla sviluppo delle tanto decantate e vituperate aree interne.
Muove da questo proposito la tre giorni dei cosiddetti “Stati generali delle aree interne” promossi da Comune e Provincia di Avellino, partita questo pomeriggio presso l’ex Cinema Eliseo di Corso Europa, dopo la presentazione avvenuta qualche tempo fa alla Camera dei Deputati, per illustare il percorso avviato ai più alti livelli istituzionali e riaccendere i riflettori sui territori interni della Campania.
Non è la prima volta, anzi è l’ennesima, che si decanta buona volontà e si mettono sul tavolo di confronto proposte per risollevare quelle aree campane, l’Irpinia e il Sannio su tutte, che lottano contro lo spopolamento e in generale delle conseguenze negative di un certo isolamento anche in termini di attenzione politica.
Per questo ai tavoli di confronto avviati questo pomeriggio sono stati invitati esperti, rappresentanti delle comunità locali, imprenditori e responsabili politici per discutere e condividere le migliori pratiche, le idee innovative e le soluzioni sostenibili per promuovere la crescita economica, l’occupazione, l’accessibilità ai servizi e la valorizzazione delle risorse locali e redigere in conclusione un “Manifesto” che faccia da sintesi delle proposte emerse da sottoporre poi a Istituzioni regionali e nazionali.
Che a queste latidudini qualcosa nel tempo non sia “andato per il verso giusto,” lo ammetta ad inizio dei lavori Angela Cresta, coordinatrice del Comitato scientifico degli Stati Generali della aree interne. “Da questa tre giorni – prosegue- vogliamo tirar fuori un documento programmatico per poter attenzionare le aree interne di cui se n’è parlato tanto ma evidentemente qualcosa non è andato a buon fine. La nostra idea, quindi, è quella di avere una sollecitazione dal basso ovvero dagli attori e dalle comunità che vivono quotidianamente queste zone”.
A credere molto nel progetto, il deputato Pd Tony Riccardi che farà da ponte con il Governo centrale: “Proveremo a delineare delle proposte da trasformare in provvedimenti concreti. Ho la sensazione che questo sia l’anello di congiunzione che è mancato in tutti questi anni. E’ giunto il momento di ascoltare generazioni diverse che si confrontano e propongono soluzioni. Soluzioni che spesso sono piccole ed è proprio partendo da esse che potremmo migliorare le condizioni delle aree del margine, un problema che non è circoscritto alla provincia di Avellino ma è diffuso su scala nazionale ed europea”.
L’occasione determiante stavolta, per Ricciardi si chiama Pnrr: “In questa fase storica abbiamo una grande opportunità, il Pnrr, che è cinque volte il Piano Marshall ma ho come l’impressione che questo non sia stato colto.
Sono spaventato, inoltre, che su oltre 300mila progetti, solo 3.300 superano i 5 milioni. In tal senso, nelle prossime settimane c’è da fare uno screening provincia per provincia per verificare quali sono i progetti realizzati e quali quelli che non saranno realizzati”.
Il sindaco di Avellino Gianluca Festa torna ad esaltare la rinnovata sinergia tra Comune e Provincia, parlando di “una grande opportunità per il nostro territorio. Le aree interne non si sollevano se non una coesione univoca e unitaria, una strategia seppur con differenti ambizioni. Il capoluogo può avere anche idee diverse che vanno incarinata in un contesto più vasto”.
Le iniziative proseguiranno domani all’interno del Museo Irpino per ritornare sabato all’Eliseo per il gran finale.