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In occasione del 55° anniversario della scomparsa della Guardia Scelta di P.S. Antonio Annarumma, fulgido esempio di cittadino di Monteforte Irpino, caduto per servizio a Milano nel corso di una manifestazione caratterizzata da violenti scontri, il Comune ha organizzato una commemorazione, che si svolgerà presso il Cimitero Comunale, il giorno 19 novembre p.v. alle ore 11.00, con la deposizione di una corona di alloro presso il monumento dedicato ad Antonio Annarumma.

Antonio Annarumma nato a Monteforte Irpino il 10 gennaio 1947 entra nel Corpo il primo dicembre del 1967. In forza da pochi mesi al 3° reparto celere di Milano Antonio, il 19 novembre 1969 fa parte del contingente che fronteggerà a Milano due manifestazioni, una studentesca ed una operaia per il costo degli affitti. Gli scontri furono feroci e durarono per ore; 55 guardie di pubblica sicurezza e 5 carabinieri furono feriti.

Antonio Annarumma alla guida di una jeep, in via Larga, fu colpito al volto da un corpo contundente probabilmente un tubolare di ferro. Ci fu un urto con un’altra jeep della polizia ma Antonio aveva già perso conoscenza. Morirà dopo tre ore di agonia in ospedale.
Nessun nome, nessun riferimento certo, nemmeno un fotogramma, nessun testimone. Nessun commento.
Con Antonio iniziò un periodo terribile della nostra storia: nemmeno un mese dopo, ci fu la strage di piazza Fontana e poi la morte di Giuseppe Pinelli e del commissario Luigi Calabresi.

Era iniziato il lungo inverno della Repubblica. Per la giovane guardia di pubblica sicurezza Annarumma ci furono funerali di Stato, una medaglia d’oro al valor civile alla memoria e quasi tutti i quotidiani dedicarono otto – nove colonne all’incredibile episodio

Oggi alla memoria della guardia di pubblica sicurezza è intitolata la caserma del 3° reparto mobile di Milano.

Lo scorso aprile, invece, nel Comune di Manduria, in Provincia di Taranto, è stato inaugurato un monumento commemorativo intitolato “Vita spezzata” e della nuova via dedicate alla memoria dell’eroico Annarumma. L’iniziativa  è stata promossa da Pietro Buccolieri, manduriano e ex ispettore superiore della polizia di Stato in pensione, il quale ha voluto così rendere omaggio al suo collega caduto in servizio.