Tempo di lettura: 3 minuti

Non c’è un avellinese, almeno quelli che appartengono alla generazioni cresciuta tra gli anni ’80 e ’90 che non abbia trascorso più di una serata al celeberrimo ‘quadratino’.

Si tratta di uno spazio verde che sorge in una traversa di via Oscar D’Agostino, un pò più defilato rispetto all’altrettanto e forse anche più famoso ‘teatrino’ che, invece, campeggia all’ingresso di via Degli Imbimbo, dove c’è anche la Madonnina.

Due luoghi che rimangono iconici e nel cuore della generazione di quei tempi, ancora non affossate dal divampare della tecnologia e di forme di socialità che, se da un lato hanno accorciato idealmente le distanze nel mondo, dall’altro hanno inquinato le relazioni sociali vere. Quelle face to face, a partire dal più celebre social network Facebook che, al pari di tante altre forme di comunicazione tecnoclogica, che hanno preso il sopravvento con la rivoluzione digitale ma che hanno pure  modificato gli stili di vita degli ‘over’ e decisamente innovato quella degli ‘under’.

Verso la fine degli anni ’70 e per quasi tutti gli anni ’80, quando non si era ancora connessi agli amici H24 grazie soprattutto a WhatsApp, l’appuntamento pomeridiano o serale, spesso passava per il classico “ci verimmo ‘o teatrino”.

“No meglio ‘oquadratino , sta chiu imboscato”, faceva eco qualche amico per ritagliarsi maggiore privacy rispetto alla strada più centrale di via degli Imbimbo.

E così al ‘quadratino’ ci si ritrovava a mangiare pizzette, bere birre e provare a realizzare drink fai da te con bevande comprate al market, ma anche a fumare le prime sigarette di nascosto.

E, inutile nasconderlo, il ‘teatrino’ e il ‘quadratino’ erano anche i luoghi prediletti per lasciarsi andare alle trasgressioni giovanili del tempo: fumare qualche spinello e concedersi i primi momenti di intimità.

In verità, pare che ancora ora, seppur non con la frequenza di quei tempi, ci sia qualcuno che non ha voluto spezzare la tradizione di ritrovarsi al ‘quadratino’, fino a portare ad Avellino una campagna nata da uno shop on line che produce e rivende adesivi di tutte le misure con la scritta: “Qui si fuma cannabis, come nel resto d’Italia, quando lo accetterete?” e al centro in bella mostra la foglia di marijuana.

Sul sito ufficiale “FattiSegreti” che ha la sua sede legale a Gemmano, in provincia di Rimini, si vendono diversi prodotti che richiamano la legalizzazione delle droghe leggere.

Questo shop- si legge-  è nato per finanziare iniziative e campagne antiproibizioniste. Vogliamo avere un impatto sociale limitando però il nostro impatto ambientale. Molti dei prodotti che vendiamo sono ecosostenibli: dai materiali di partenza, alla modalità con cui vengono lavorati e ovviamente anche al loro packaging”. Dimostriamo di essere ovunque, aiutateci a tappezzare le città d’Italia con questi adesivi!. Ricorda di attaccarli in luoghi visibili e mandarci poi una foto”. E’ l’invito degli ideatori e promotori dell’iniziativa.

E così tra le giostrine del parchetto – ‘quadratino’ di via Oscar D’Agostino sono comparsi gli adesivi che, in verità, hanno fatto storcere il naso a qualche residente.
Ed infatti su un adesivo a penna è stato aggiunto: “Qua giocano i bambini, sxxxxxx”.