Si attenuta la misura cautelare nei confronti di Giovanni Matarazzo, non più agli arresti domiciliari ma solo con l’obbligo di dimora. Si tratta dell’ingegnere 61enne di Mercogliano accusato dalla Procura di aver tentato di uccidere il fratello di un anno più grande, Pasquale Matarazzo, ricoverato al Moscati di Avellino nel reparto di Rianimazione ma con un quadro clinico in miglioramento.
Mentre la vittima si è svegliata dal coma e nelle prossime ore potrebbe essere già ascoltato dagli inquirenti, questa mattina è toccato al fratello, difeso al penalista Enne Napolillo, fornire la sua versione dei fatti.
Rispetto alle dichiarazioni fornite nelle ore successive al fatto, quando Giovanni avrebbe negato le accuse che lo avevano portato ai domiciliari in corso di interrogatorio di convalida l’indagato, accompagnato dal suo difensore, ha fornito una versione dei fatti che non collimerebbe con quella ricostruita dai Carabinieri della Stazione di Mercogliano e della Compagnia di Avellino ma, comunque, avrebbe fornito particolari sostanziali.
Per questo il Gip ha deciso per il divieto di dimora in provincia di Avellino, anche rispetto alla qualificazione giuridica sollevata dal penalista Napolillo che contesta radicalmente l’accusa di tentano omicidio.