Saranno le immagini video, gelosamente custodite dall’entourage del Durazzano a chiarire la dinamica che ha visto il direttore di gara Mariana Grimaldi subire uno spintone da parte di un calciatore impegnato ad Altavilla Irpina.
Il presidente del Durazzano, Stefan Ionut Di Nuzzo prova a fare chiarezza con un messaggio che prova a stemperare gli animi con annessa vicinanza alla malcapitata arbitro della sfida:
“L’A.S.D. Durazzano Calcio, nella persona del suo rappresentante legale il Sig. Ionut Stefan Di Nuzzo purtroppo deve registrare nel finale di gara disputata ieri allo Stadio Comunale “Federico Capone” di Altavilla Irpina (AV) contro la società Virtus Monteforte Irpino persa 2-1 in rimonta l’atteggiamento di alcuni dei nostri tesserati e della società locale non consoni con i principi del codice etico quali la lealtà, proibità e sportività.
In qualità di rappresentante legale mi dispiace enormemente vedere certe immagini non essendo presente alla partita e per tale motivo verranno presi dei provvedimenti disciplinari soprattutto per i danni provocati alla porta d’accesso al nostro spogliatoio.
Come società, abbiamo sempre trasmesso messaggi di no alla violenza ed accettare il verdetto del campo.
Un finale caotico adesso è sulla bocca di tutti con ricostruzioni fantasiose e prive di prove che danneggiano solo l’immagine della nostra società e soprattutto delle persone perbene che lavorano dietro le quinte tutta la settimana h 24.
Al direttore di gara la Sig.na Mariana Grimaldi della sezione di Ercolano comunichiamo tutta la nostra vicinanza per l’accaduto e la massima disponibilità (attraverso le nostre immagini riprese dal nostro cameraman) per aiutarla a ricostruire i momenti concilianti che l’hanno vista cadere al suolo dopo una spinta da parte di un soggetto sicuramente non riconducibile alla nostra società.
C’è da evidenziare (può testimoniare l’arbitro) il pronto intervento dopo essersi accasciato a terra del nostro tesserato Antonio Cecere presente nel momento dell’impatto.
Noi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità ma anche a chiarire qualsiasi falsa ricostruzione senza delle prove certi.
Sono stati commessi degli sbagli da alcuni tesserati ma alla violenza non si risponde con la violenza. In conclusione siamo per il no alla violenza di qualsiasi forma o genere”.