Cominciano gli incontri promossi dall’associazione LGBT+ “Apple Pie“, organizzati con l’obiettivo di favorire la cultura del rispetto sull’intero territorio irpino, abbattendo, attraverso la conoscenza, il muro dell’omofobia. Il nuovo appuntamento, infatti, è fissato per domani, venerdì 15 settembre, alle ore 19:00, nel suggestivo contesto della Torre aragonese di Pietradefusi.
“L‘amore merita: i rapporti affettivi all’interno della comunità LGBTQIA+“, questo il nome dell’evento nato proprio grazie alla collaborazione tra l’associazione e l’Amministrazione comunale del paese della Valle del Calore.
Nello specifico, durante la serata il tema centrale dell’affettività verrà declinato nelle sue varie accezioni, per arrivare, poi, a ragionare su come le relazioni interpersonali possano essere influenzate da preconcetti e stereotipi legati al genere o all’orientamento sessuale.
«Per affettività – spiega Christian Coduto, presidente di “Apple Pie” – non si intende solamente quella presente nelle relazioni di coppia, tra partner. Il nostro – sottolinea – vuole essere un discorso più ampio, che tenga conto di tutti i sentimenti. Pensiamo, ad esempio, ai legami d’amicizia o alle dinamiche genitore-figlio». Proprio a quest’ultimo aspetto, relativo all’ambito genitoriale, verrà dedicata un’attenzione particolare. Continua, appunto, Coduto: «I rapporti con la famiglia d’origine, per persone che sentono di appartenere al mondo LGBT+, possono essere spesso difficoltosi. Teniamo molto a questo appuntamento perché potrà essere d’aiuto a tanti, tra genitori e figli, che vivono l’omosessualità come una barriera».
Oltre al presidente dell’associazione, al dibattito interverranno Gaetano Musto, sindaco di Pietradefusi, e Antonio De Padova, vicepresidente di “Apple Pie”. A fare da moderatrice, inoltre, sarà il vicesindaco Antonella Pontillo.
«Ringraziamo fortemente il Comune di Pietradefusi – aggiunge Coduto – perché ci ha sostenuti sin da subito. Anche grazie al loro contributo potremo portare avanti un obiettivo che ci siamo prefissati con forza, vale a dire raggiungere tutta la provincia di Avellino, così da far sentire la nostra vicinanza a tutti e, allo stesso tempo, dare concretamente il nostro sostegno».