Il calcio irpino piange la scomparsa di Gino Corrado, scomparso nella giornata di oggi all’età di 86 anni. E’ stato l’incarnazione del vero uomo di calcio italiano, quello che lo conosce sotto il profilo antropologico, culturale, sociale e psicologico e se ne disinteressa sotto il profilo tecno-algoritmico. Tra i tanti talenti scoperti spiccano certamente Nando De Napoli partito da Avellino per vestire poi le maglie di Napoli e Milan, fino al Mondiale in Messico; Fabio Pecchia calciatore e oggi tecnico del Parma fino a Fabio Quagliarella. “Giocavo in mezzo alla strada a Chiusano San Domenico, Gino Corrado mi vide lì la prima volta. Nel campetto del paese non si poteva giocare, si rischiavano infortuni – raccontò qualche anno fa De Napoli – Da lì andai a giocare nella Mirgia di Mercogliano, poi Sibilia parlò con mio padre, che gli disse subito sì e mi fece prendere nell’Avellino”. Nella giornata di venerdì 1 novembre (ore 16.30), l’ultimo saluto alla Chiesa dell’Annunziata e San Guglielmo a Mercogliano.
Circa una quarantina i giocatori fatti sbocciare da Corrado con la Mirgia, società creata a Mercogliano fucina di vita ma anche di calcio. Ad Avellino, a metà degli anni ottanta, di Gino Corrado si diceva la seguente frase: “Solo tre persone capiscono di calcio: Gino, Corrado e lui”.
IL CORDOGLIO DELL’AVELLINO. “L’U.S. Avellino 1912 piange la scomparsa di Gino Corrado, storico talent scout irpino ed ex responsabile del settore giovanile biancoverde. Ai suoi familiari è rivolto il sincero cordoglio del club.”