Tempo di lettura: 2 minutiUn Consiglio dell’Acqua Pubblica è la proposta che Arci, Libera e Legambiente hanno presentato questa mattina al Polo Giovani di Avellino, ricevendo il favore del numero uno di Alto Calore Servizi, Antonello Lenzi.
Il Vescovo Arturo Aiello, striglia i sindaci assenti al confronto: “L’acqua è un diritto, ma anche un dovere: un nostro dovere occuparci della sua custodia”. Il Vescovo di Ariano irpino e Lacedonia, Mons. Sergio Melillo, invece, propone l’utilizzo di nuove tecnologie a sostegno degli interventi necessari per una nuova gestione del bene pubblico.
Il consigliere regionale Vincenzo Ciampi commenta “”condivido pienamente il vibrante appello dei Vescovi Aiello, Melillo e Cascio in difesa dell’acqua pubblica-bene comune, lanciato nel corso dell’incontro di oggi al Polo Giovani di Avellino.
Si tratta di una battaglia identitaria del Movimento 5 Stelle che continueremo a sostenere. In una fase in cui la Regione Campania pare abbia ceduto nei confronti di una visione privatistica della gestione delle risorse idriche, il richiamo dei vescovi è più che attuale e il monito della Chiesa non può essere ignorato”.
L’insegnamento di Papa Francesco nell’enciclica 《Laudato Si’》 è presente a tutti.
“L’acqua potabile e pulita – si legge nel testo – rappresenta una questione di primaria importanza, perché è indispensabile per la vita umana e per sostenere gli ecosistemi terrestri e acquatici”. “In alcuni Paesi ci sono regioni con abbondanza di acqua, mentre altre patiscono una grave carenza”. “Mentre la qualità dell’acqua disponibile peggiora costantemente, in alcuni luoghi avanza la tendenza a privatizzare questa risorsa scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi del mercato. In realtà, l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani”.
La crisi idrica che sentiamo fortemente a causa dei mutamenti climatici ma sopratutto per l’incuria nella gestione delle condotte, che disperdono il 60 per cento dell’acqua trasportata, è un tema decisivo per lo sviluppo economico e sociale, per la salute pubblica, per l’ambiente”.