Benevento – Sono trascorsi 36 anni, ma il ricordo ed il dolore non avvertono il tempo che passa. Il 27 aprile del 1982 alle 9,30 del mattino furono massacrati dalla Brigate Rosse a Napoli, ma Raffaele Delcogliano e Aldo Iermano non sono mai stati dimenticati. Non certo dai familiari e nemmeno dalle Istituzioni e dai cittadini di Benevento. Erano entrambi conosciutissimi in città (il primo era addirittura assessore regionale alle formazione professionale), ma a parte cariche politiche e professioni, avevano una rete di amicizie tali che la loro tragica fine, che sconvolse la comunità beneventana, non poté non lasciare tracce profonde nella memoria collettiva.
Oggi, nell’anniversario del vile agguato, secondo lo stile dei terroristi e “degli anni di piombo” che l’Italia attraversò dopo il Boom economico, al Teatro Massimo di Benevento il coordinamento dell’Associazione “Libera” ha ricordato quell’eccidio che fu consumato con ferocia anche per fare un favore alla camorra, visto che l’uomo politico democristiano voleva mettere ordine e pulizia nel settore della formazione professionale, che, purtroppo, in quegli anni almeno prestava volentieri il fianco a fare da serbatoio per assicurare finanziamenti illeciti alla malavita. Delcogliano pagò con la vita quel suo imperativo morale di legalità e Iermano ha pagato allo stesso modo il suo forte legame con l’amico ed esponente politico.
Oggi, il figlio di Aldo Iermano ha voluto polemizzare con chi ha accusato le vittime di mafia, di camorra e di terrorismo di aver almeno in parte tradito la memoria dei loro cari e dei loro congiunti. “E’ una falsità. Noi non potremo mai dimenticare e non vogliamo dimenticare. Non accettiamo strumentalizzazioni ed anzi siamo sempre al lavoro affinché le giovani generazioni non dimentichino”.
Presenti alla manifestazione le autorità cittadine, con il sindaco di Benevento Clemente Mastella assieme alla sorella di Raffaele Delcogliano, Felicita, anche lei avvocato. Protagonisti i ragazzi delle scuole secondarie di Primo e Secondo grado, che hanno inteso partecipare alla seconda edizione del premio artistico letterario Delcogliano-Iermano dedicato al tema “#Proviamoci @Non Rassegniamoci”. Elaborati molo ben eseguiti sono stati raccontati questa mattina al Massimo.
L’intento, ha detto Martino di “Libera”, è stato quello di restituire alla comunità la memoria di questi due concittadini, il ricordo, un sentimento più intimo, quello spetta alle famiglie. Il patrimonio, l’impegno di Raffaele e Aldo divengano esempio per i giovani e responsabilità per gli adulti. “I ragazzi risvegliano le coscienze di noi adulti. Noi a volte siamo presuntuosi, pensiamo che dobbiamo essere noi a svegliare loro ma invece abbiamo tanto da imparare. I ragazzi hanno ancora una volta dimostrato di essere dei veri uomini d’onore, hanno mantenuto fede al proprio impegno”.