Benevento – Espressioni moderne di sentimenti o della propria arte, comunicazione di messaggi. Elaborati o semplici che siano, i murales hanno sempre il proprio fascino perché hanno in sé storie e significati alle spalle. Girando per Benevento se ne trovano di bellissimi, da distinguere rispetto alla normale scritta sul muro per impatto, cultura e legalità. Perché il distinguo va fatto. L’estasi di fronte alla creazione artistica si trasforma in disgusto verso la scritta volgare o banale su un muro. Come non fermarsi di fronte al murales dedicato ai Vigili del Fuoco, eroi del nostro tempo, lungo il muro che cinge il campo Coni nel quartiere Rione Libertà. Stessa zona, basta spostarsi di poche centinaia di metri e si trova, di fronte alla chiesa dell’Addolorata, una piccola porta di calcio disegnata con una gigantografia dell’eterna Gina Lollobrigida (con tanto di strega tatuata sul braccio) che osserva e quasi protegge. Non una figura qualsiasi, un’icona del cinema italiano che tiene stretto a sé un Super Santos, altro pezzo della “storia” di ogni giovane, quasi sacro e profano nella stessa immagine. Può piacere o no ma si tratta di arte. Immagini del genere lasciano senza fiato. La stessa sensazione, in negativo ovviamente, la lascia anche la scritta che deturpa luoghi storici che dovrebbero essere intoccabili e quasi non lo sono. Basta farsi una passeggiata nel centro storico o di fianco al Duomo di Benevento. Pagine bianche prese di mira da chi ha un concetto dell’arte abbastanza distorto. Persone che non si arrendono di fronte alla caparbietà di chi si mette in opera per ridare il proprio colore a queste mura. La caparbietà di queste persone è ancora più grande, tanto di rimettersi all’opera non appena il muro viene liberato per lasciare un nuovo messaggio. Il tutto per la disperazione dei residenti, se si tratta di abitanti del centro storico, e visitatori o cittadini qualsiasi, se si tratta di monumenti e chiese.
E poi ci sono gli inguaribili romantici, categoria a parte, che usa muri per i proprio messaggi d’amore, sbagliano ovviamente. Spesso senza firma e destinatari, ancora di più, sgrammaticati. Frasi che strappano sorrisi al momento della lettura, ma poi lasciano l’amaro in bocca. Una sensazione che pervade chiunque giri per la città, nei vicoli come in spazi aperti, davanti alle scuole e uffici. Ogni luogo è buono per decidere di lasciare il proprio messaggio all’innamorato o innamorata di turno. E pensare che il mezzo più incisivo per esprimere un sentimento, positivo o negativo che sia, è la parola ma francamente, girando per la città di Benevento, ci si accorge che in pochi la usano e in meno ancora lo fanno bene. Meglio lasciare una traccia di sé sul muro della propria città.