Benevento – Tutto rinviato, ma il destino politico di Antonio Capuano quale Consigliere comunale sembra ormai segnato. Oggi a Palazzo Mosti il Consiglio Comunale, con i poteri di cui è investito, avrebbe dovuto discutere sulla presunta incompatibilità a ricoprire la carica di Consigliere, nel Gruppo Forza Italia, di Capuano a ragione del fatto che, a quanto si sostiene, lo stesso sarebbe debitore proprio nei confronti del Comune e dunque in lite con lo stesso ente. Condizione che, se vera, renderebbe impossibile la sua funzione di Consigliere.
Ebbene oggi il Consiglio, che, com’è noto, all’atto dell’ìnsediamento procede alla cosiddetta “convalida degli eletti”, non ha preso alcuna decisione in merito al pagamento di una sanzione da 11mila Euro da rendere al Comune per fatti inerenti l’esercizio del mandato di Consigliere: sulla questione infatti è stato lo stesso Sindaco Clemente Mastella a chiedere un rinvio in quanto esiste una inconciliabile discordanza di pareri tra due Uffici dello stesso Comune, cioé la Segreteria Generale e l’Avvocatura. Il Consiglio Comunale ha dunque deciso per un rinvio ad una prossima seduta ed un approfondimento della questione
La seduta si era aperta con le surroghe. Due nuovi ingressi si sono registrati in Consiglio Comunale dopo la nomina di Anna Orlando come assessore, nomina che l’ha automaticamente fatta decadere dalla carica di Consigliere, e dopo le dimissioni di Nicola Sguera in disaccordo con le scelte politiche nazionale del Movimento 5 Stelle: al posto dei due rispettivamente sono diventati Consiglieri Romilda Lombardi in quota Forza Italia e Annamaria Mollica in quota 5 Stelle.
Presenti in Aula, per un presidio di protesta, alcuni lavoratori interinali dell’Asia in attesa di risposte circa il loro futuro. Purtroppo però non pare proprio che ci siano per loro notizie positive. Il primo cittadino ha rimarcato nuovamente che lui su questa versione non può far nulla prima di passare ai saluti di rito e agli auguri di buon lavoro ad entrambi i due neo consiglieri.
Raffaele Del Vecchio ha speso parole di elogio per il dimissionario Sguera : “Annamaria (Mollica ndr.) non deve colmare nessun vuoto. Ma Sguera è stato una persona coerente. Si prenda esempio da lui. Lo dovremmo far tutti”.
Il primo cittadino ha invece voluto ribadire un dato positivo nei nuovi ingressi considerando che ora “in questo Consiglio le donne sono quasi in parità”
Terminata questa fase si è passati alla vicenda dell’incompatibilità di Capuano.
Il Consigliere forzista ha presentato una pregiudiziale poi ritirata: “Credevo di aver definito la mia questione debitoria rispetto ad una vicenda di condanna passata in giudicato per aver espletato il mio ruolo di consigliere comunale nel dare un voto a tutela degli interessi della città”.
Poi ha aggiunto: “I miei figli non hanno colpe né si devono vergognare perché un papà ha dato un voto in Aula. Su tutti c’è una spada di Damocle quando agiamo. Anche l’avvocatura è della opinione che io abbia definito il tutto con la Commissione di liquidazione. Poi c’è stato un secondo parere e pensavo ce ne fosse stato un terzo perché non è detto che uno valga ed un altro no”.
Il consigliere forzista ha detto rammaricandosi: “Non c’è mai stata la richiesta di sedersi ad un tavolo per trovare una soluzione politica.”
Il capogruppo del Gruppo mastelliano Molly Chiusolo ha rimarcato: “Non è una questione politica, ma tecnica. Rinviamo il punto per procedere nel merito”.
Anche Cosimo Lepore del gruppo Lealtà per Benevento ha detto la sua: “La palla deve passare al Ministero”.
Il parere di Del Vecchio “Questa delibera fu votata da tutto il consiglio, con me compreso. Il Debito di Capuano non è personale ma della funzione. L’Organo deve decidere. Ci sono pareri diversi, il dirigente dell’avvocatura che viene smontata dal segretario. Occorre un unico indirizzo tecnico.”
Anche il consigliere del gruppo 5 Stelle, Marianna Farese ha espresso la sua opinione: “A distanza di 14 mesi non c’è giudizio univoco sulla vicenda. Deve essere chiarito al più presto.”
Mastella ha chiuso il discorso: “Sul piano giuridico la versione è unica. E’ ovvio che non siamo giudici e non interpretiamo la norma. E’ opportuno il rinvio ma la norma esiste. Temo però che la sentenza sia data. Non ti sei fregato i soldi ma sei responsabile come consigliere comunale di quel voto che hai dato”.