Benevento- “Non si può fare politica sulla pelle dei disperati”.
Mons. Felice Accrocca si schiera con forza contro la politica del Governo o più precisamente contro il Ministro dell’interno Matteo Salvini e la sua decisione di respingere i disperati della Aquarius. L’Arcivescovo, pur parlando nel corso della Omelia per la Festività di Sant’Antonio da Padova, non ha esitato a manifestare tutto il proprio rifiuto per la politica riesco respingimenti dei migranti che il nostro Paese ha deciso di lanciare in contro tendenza rispetto ad un recente passato. “Oggi non ho avuto tempo di sfogliare la Rassegna Stampa perché stamattina sono andato a celebrare la Santa Messa in Afragola, ma io sono comunque perplesso per quanto sta succedendo nel Mediterraneo per iniziativa del Ministro Salvini e che sta suscitato anche la protesta dei Governi di altre Nazioni”.
Mons. Felice Accrocca si dice addolorato per la cacciata dei migranti ed ha richiamato i valori della solidarietà, della umanità e della accoglienza. Altri preti italiani hanno espresso un eguali orientamento anche se, come Ravasi, sono stati sommersi dalle contestazione via Facebook. Oggi il massimo esponente della Chiesa Beneventano ha espresso una parola forte e senza equivoci a favore delle “porte aperte” o meglio dei “porti aperti
Il vescovo ha celebrato Sant’Antonio di Padova e che ha anche concluso l’anno pastorale della Caritas Diocesana di Benevento nella chiesa di San Pasquale officiando una Santa Messa.
Chiesa stracolma di fedeli quella apparsa agli occhi di monsignor Accrocca che ha descritto Sant’Antonio come uno dei santi più noti, ma anche uno dei meno conosciuti, il patrono dei sofferenti e degli ammalati: “Un modello di vita da cui prendere esempio e fare un cambiamento, una vera e propria conversione”
Per l’arcivescovo metropolita occorre: “Convertirsi all’amore ed alla carità. Noi siamo strumenti della sua carità. Occorre serenità anche tra parrocchie diverse” .