“L’iniziativa è nata dal tentativo di riconnettere le persone con la politica offrendo uno spazio, letteralmente uno sgabello, un megafono e 5 minuti a chiunque volesse condividere idee ed esperienze – spiega Nadia Arace riferimento di Possibile – Attraverso il contributo dei cittadini puntiamo a costruire insieme un programma partecipato per l’Italia. Lo Speakers’ Corner vuole essere una opportunità e una pratica insieme, uno spazio di relazione tra le persone, ma anche la conquista, o meglio la riconquista, di una abitudine, quella di riprendere a parlare della nostra condizione e a pensare alle soluzioni da intraprendere”.
E sono stati diversi i cittadini che, una volta superata la diffidenza iniziale e quel pizzico di timidezza, hanno impugnato il megafono ed hanno espresso valutazioni e formulato proposte partendo dalle difficoltà che la città incontra quotidianamente. Una formula per incontrarsi diretta, spontanea, sincera, che, col tempo, potrebbe piacere e potrebbe diventare un mezzo da offrire alle persone che vogliono sentirsi coinvolte.
“Abbiamo parlato di diritto allo studio, di cooperazione, di sanità, di legalizzazione della cannabis e della necessità dell’impegno politico e civico – prosegue Nadia Arace – Tutto documentato perché sia veicolato a livello nazionale. Il prossimo passo, invece, ci vedrà impegnati come gruppo consiliare Si Può in un tour dello Speakers’ Corner nei quartieri di Avellino per raccogliere temi, criticità e proposte che possano offrirci un diverso punto di vista sulla città”