E’ iniziata stamane la rimozione dei primi cubi in amianto dallo stabilimento dell’ex Isochimica, la fabbrica dove negli anni ottanta venivano scoibentate le carrozze ferroviarie senza alcuna protezione per gli operai (c’è un processo in corso per la morte di molti dipendenti) con gravi conseguenze anche per l’ambiente del rione Ferrovia. “Oggi la città di Avellino, in un periodo non certamente breve ma comunque sostenibile, inizierà a liberarsi di questa bomba ambientale. È un passaggio storico importante per il quale ci sono voluti 30 anni”. Così il sindaco Foti. I primi quindici cubi vengono trasportati in una discarica autorizzata in provincia di Torino, mentre si sta proseguendo con la bonifica del silos all’interno dello stabilimento che è stato ingabbiato con fibra di carbonio per evitare dispersioni nell’ambiente di eventuali residui di amianto. “Spero potremo presto discutere in consiglio comunale di quale sarà la destinazione d’uso di quest’area – ha proseguito il sindaco – dovremo trovare la soluzione per restituire questi 4 ettari ai cittadini avellinesi e agli abitanti del quartiere. Immaginerei – ha anticipato Foti – una piccola stazione logistica, un centro di distribuzione urbana, per consentire ai mezzi di commercio del nucleo industriale di arrivare e ripartire. Ma ascolteremo anche le opinioni degli abitanti del quartiere”. La Regione Campania ha inoltre emanato il decreto dirigenziale che destina 16 milioni di euro per il prosieguo delle operazioni di bonifica dell’ex stabilimento di borgo Ferrovia.
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