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San Matteo senza processione. Vescovi: “Sì a Comunioni, no a Cresime”

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Salerno – Sacramenti e processioni ai tempi del Covid. I vescovi della Conferenza Episcopale della Campania, nel messaggio ai sacerdoti, cristallizzano questa fase storica e dispongono le regole da seguire in ordine alle celebrazioni di battesimi, cresime, prime comunioni, processioni. Proprio su quest’ultimo punto, atteso che il 21 settembre si celebrerà San Matteo, l’analisi si fa sociologica: “Le processioni e feste patronali, per altro già non consentite dalle attuali prescrizioni del Governo, sono sospese fino a nuove disposizioni. Rientrano in tale provvedimento anche quelle manifestazioni che prevedano, pur senza il concorso di popolo, il portare la statua del Santo per le strade. Il divieto delle feste patronali è motivato anche dalla drammatica crisi sociale seguita all’emergenza sanitaria: non sarebbe tollerabile assistere a feste utilizzando le offerte della gente mentre aumentano i poveri”.
Nello specifico, il documento riporta: 
1. Celebrazione delle Prime Comunioni – Si dà la possibilità di celebrare le Prime Comunioni nel nuovo anno pastorale, a condizione che sia premesso un congruo tempo di catechesi. La celebrazione avvenga secondo le prescrizioni sanitarie vigenti e, preferibilmente, a piccoli gruppi.
2. Celebrazione delle Cresime – La Celebrazione delle Cresime rimane temporaneamente sospesa secondo l’attuale protocollo tra Governo e CEI. Si chiederà alla CEI di farne oggetto di riflessione nel tavolo di lavoro con il Governo.
3. Richiesta di celebrazione dei matrimoni di domenica o in luoghi diversi dall’aula liturgica – Con riferimento ad alcune richieste in tal senso i vescovi dispongono che, nelle Diocesi dove il sacramento del matrimonio non si celebra di domenica, tale norma continui ad essere in vigore. Non è consentita la celebrazione del matrimonio in luoghi diversi dall’aula liturgica sua propria, secondo la norma del Codice di Diritto Canonico.
4. Processioni e feste patronali – In attesa di una interpretazione più soddisfacente del recente Decreto (1 ri giugno 2020) del Ministero sulle “modalità di svolgimento delle processioni religiose”, soprattutto in ordine alla sicurezza sanitaria e all’attribuzione delle responsabilità, si conferma quanto già stabilito, e cioè: «Le processioni e feste patronali, per altro già non consentite dalle attuali prescrizioni del Governo, siano sospese fino a nuove disposizioni. Rientrano in tale provvedimento anche quelle manifestazioni che prevedano, pur senza il concorso di popolo, il portare la statua del Santo per le strade. Il divieto delle feste patronali è motivato anche dalla drammatica crisi sociale seguita all’emergenza sanitaria: non sarebbe tollerabile assistere a feste utilizzando le offerte della gente mentre aumentano i poveri».
5. Celebrazione dei battesimi e padrini non cresimati – Gli aspiranti padrini non cresimati non possono fungere da padrini (can 874). Si prenda in considerazione quanto previsto dal Codice di Diritto Canonico (can. 872): «Al battezzando, per quanto è possibile, venga dato un padrino».

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