Eboli (Sa) – Scenderanno in piazza con un flash mob, a partire dal 9 giugno, gli infermieri salernitani che, in concomitanza con gli altri colleghi campani, occuperanno le piazze con lo slogan “ieri eroi, oggi dimenticati” per rivendicare i loro diritti e chiedere l’adeguamento delle paghe con gli stipendi percepiti dagli infermieri di tutta Europa.
“Vogliamo ricordare il sacrificio svolto dai nostri infermieri durante l’emergenza coronavirus – spiega il dirigente sindacale della Fials, l’ebolitano Mirko Marzullo. – Il flash mob sarà un modo anche per onorare la memoria dei quaranta infermieri morti dopo essersi contagiati nei reparti covid-19 e nelle sale intensive adibite all’assistenza dei pazienti intubati ed in pericolo di vita. Noi – tuona l’infermiere e sindacalista – non siamo eroi, ma uomini e donne della sanità a servizio della vita e pretendiamo rispetto, ma anche la valorizzazione per quello che facciamo e che rischiamo. Per questo – racconta – scenderemo in piazza da liberi cittadini perché ci sentiamo presi in giro da promesse, mai mantenute, da parte delle Istituzioni”.
Poi la denuncia: “Infermieri chiamati eroi ma molti dei quali portati allo stremo, fatti lavorare in condizioni prive di dignità professionale perché a qualcuno negli ospedali, non avendo dispositivi di sicurezza o per non sprecare qui pochi in circolazione, hanno fatto indossare perfino dei sacchi neri utilizzati per l’immondizia per proteggersi dal covid-19.
In alcune realtà di lavoro – aggiunge Marzullo – gli infermieri che lavoravano nei reparti covid19, hanno dovuto indossare perfino i pannoloni per fare i propri bisogni”.
Di qui la richiesta degli infermieri: “Vogliamo – conclude il sindacalista – che lo Stato adegui i nostri stipendi, agli stipendi percepiti dagli altri colleghi in Europa”.