Colliano (Sa) – È l’area del cratere salernitano, con i comuni di Palomonte, Colliano, San Gregorio Mango e Auletta, il territorio di maggiore produzione dell’antico strumento musicale della zampogna. Piccoli borghi dell’entroterra salernitano che contano la presenza di circa 300 suonatori della zampogna che ogni anno, dal primo dicembre al 6 gennaio, invadono le strade, case e chiese delle città salernitane e napoletane, suonando con gli strumenti a fiato creati a mano, la Novena natalizia annuncia la nascita di Gesù.
Oggi però, quello strumento nato con i pastori e usato successivamente dai contadini, nasconde dietro alla figura dello zampognaro, grandi professionisti: avvocati, medici, contadini, operai specializzati delle industrie, dipendenti degli Enti pubblici, militari, politici e addirittura carabinieri. È la storia di centinaia di zampognari di Colliano, Valva, San Gregorio Magno, Buccino e Palomonte, che in questi giorni hanno lasciato il loro lavoro e indossati gli abiti antichi e gli strumenti degli zampognari, si possono incontrare per le vie del centro storico e nei quartieri di Napoli dove esibiscono la loro arte musicale, tra fede, antiche tradizioni e devozione popolare.