Comunità Montana Sele-Tanagro, dopo un anno i 16 sindaci rinnovano l’esecutivo

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Oliveto Citra (Sa) – Ci è voluto quasi un anno e l’emergenza coronavirus che ha causato il blocco del settore della forestazione per mettere d’accordo i sedici sindaci dei comuni della Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro, a rinnovare l’esecutivo e a nominare il presidente della Giunta dell’Ente.

La presidenza dell’Ente montano è andata all’area Tanagro con il presidente uscente ed ex sindaco di Caggiano, Giovanni Caggiano, la vicepresidenza invece, è toccata all’area Sele con il sindaco di Oliveto Citra, Carmine Pignata, che ha avuto anche la delega al turismo e alle politiche comunitarie. Gli assessori dell’esecutivo dell’area del cratere invece, sono: il sindaco di Valva e delegato alle attività produttive e al personale, Vito Falcone, il consigliere del comune di Auletta delegato al bilancio e alle politiche giovanili, Carmine Soldovieri, il sindaco di Santomenna e delegato alla forestazione e ai lavori pubblici, Gerardo Venutolo.

Tanto il lavoro che spetta ora all’Ente montano, rimasto sprovvisto per circa un anno dell’esecutivo per via delle elezioni comunali che nel 2019 hanno visto il rinnovo di molti consigli comunali nei comuni del Sele-Tanagro e la cui nomina dei nuovi componenti della giunta non aveva messo d’accordo gli amministratori.

Oggi però, l’emergenza covid-19 ed il conseguente blocco dei cantieri forestali provocato dal problema sicurezza per la pandemia, ha spinto i sindaci e i delegati che siedono tra gli scranni dell’Ente, a lavorare uniti per riavviare il comparto forestazione che a giorni vedrà la ripartenza dei cantieri per i lavori di pulizia stradale, sistemazione strade e boschi, e tra qualche settimana, l’avvio del settore dell’antincendio boschivo.

Soddisfatto il presidente del consiglio della Comunità Montana, Giovanni Iuorio- “La priorità di tutti-spiega-è garantire l’avvio del lavoro dei lavoratori idraulico forestali, la tutela dell’ambiente e la continuità del lavoro dell’Ente sul territorio”.

Così, in piena emergenza sanitaria ed economica, gli amministratori dei 16 comuni dell’area del cratere hanno salvato oltre 200 posti di lavoro e il comparto della forestazione.

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