Sanità, un anno dopo il Covid è strage di Stato per l’Usb

ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it
Tempo di lettura: < 1 minuto

Salerno – Usa l’espressione strage di Stato, il rappresentante della USB Vito Storniello riferendosi ai 400 morti che ancora continuano a registrarsi a causa del covid, un anno dopo l’esplosione della pandemia. L’unione sindacale di base, così come è avvenuto già davanti ad altri presidi sanitari della regione Campania, ha manifestato con un presidio questa mattina davanti alla sede dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno contestando una serie di carenze nelle strutture sanitarie, ma soprattutto chiedendo alla regione Campania una inversione di rotta con un piano di assunzioni straordinario di personale medico e infermieristico per far fronte all’emergenza, e porre fine al precariato in tutte le sue forme. Davanti all’ospedale i lavoratori a tempo determinato e precari sono rappresentati da un manichino con un cappio al collo perché dopo mesi di formazione vengono fermati senza possibilità di continuare o assunti nelle aziende del Nord. Ma la USB ha denunciato anche condizioni di lavoro che non garantiscono la sicurezza sia degli operatori ma anche soprattutto quella dei pazienti che arrivano al pronto soccorso del Ruggi. Secondo il sindacato l’aspetto più grave è che dopo un anno dall’emergenza non è cambiato nulla nella gestione nell’organizzazione della sanità pubblica.

 
ATTENZIONE!
Stai navigando all'interno del nostro sito web archivio che comprende gli articoli dal 2017 a fine 2021.
Per le notizie in tempo reale ti invitiamo a visitare Anteprima24.it