Sono stati necessari quattro anni di indagine per far luce sulla escalation di violenza tra due gruppi contrapposti a Campagna. Così i carabinieri di Eboli hanno scoperto attraverso accurate intercettazioni ambientali e telefoniche un giro di armi e droga. I pubblici ministeri Elena Guarino e Rocco Alfano hanno costruito minuziosamente un impianto accusatorio che, accettato dal gip, ha portato all’esecuzione di ventisette misure cautelari (due in carcere, dieci ai domiciliari, quindici obblighi di dimora). “Al centro dell’organizzazione c’erano Antonino Busillo e Gaetano Glielmi” raccontano i magistrati. Con loro il comandante provinciale dei carabinieri, Antonino Neosi. “Contestualmente – ha spiegato il procuratore Corrado Lembo – sono stati eseguiti 30 decreti di perquisizione locale nei confronti delle persone destinatarie dei provvedimenti cautelari e di altri tre soggetti indagati, a vario titolo, per gli stessi reati. I provvedimenti scaturiscono da una complessa indagine condotta dalla compagnia di Eboli, avviata nel novembre 2013 a seguito del danneggiamento di una palestra e di un negozio di elettronica verificatisi a Campagna il 18 ed il 4 novembre 2013. In particolare l’attività investigativa, svolta attraverso metodi tradizionali supportati da attività tecniche e mirati servizi dinamici resi ancor più difficili a causa del contesto territoriale, ha consentito di documentare la responsabilità in ordine ai citati danneggiamenti scaturiti da dissidi insorti tra i titolari degli esercizi commerciali per l’installazione di un cartello pubblicitario; la disponibilità di armi utilizzate per gli episodi delittuosi; l’esistenza e l’operatività di un gruppo criminale composto da 13 affiliati, dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti con base operativa a ‘Quadrivio’ di Campagna. E’ stata individuata la responsabilità di tutti gli indagati in ordine a numerosi episodi di spaccio di marijuana, in parte coltivata direttamente dal sodalizio ed approvvigionato dall’hiterland napoletano, smerciata a Campagna ed in altri comuni della Piana del Sele e del Vallo di Diano. Nel corso delle indagini sono state tratte in arresto in flagranza di reato otto persone e sequestrati 41 chilogrammi di marijuana, 15 grammi di cocaina, 5 grammi di hashish”. Lembo, infine, ha spiegato le ragioni alla base della decisione di applicare 15 obblighi di dimora: “Con questo tipo di provvedimento abbiamo voluto dare un segnale innanzitutto alle loro famiglie”.
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