Salerno, il premio “Peppe Natella” va a Gianluca Foresi

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Venerdì 6 agosto, alle ore 21.15, in largo Santa Maria dei Barbuti, nel centro storico di Salerno, per la XXXVI edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, Gianluca Foresi va in scena con “Scemo profeta in patria”. A lui, prima dello spettacolo, sarà consegnato il Premio Peppe Natella, nel corso della serata presentata da Gilda Ricci e Paolo Romano (ingresso 10 euro).

Questo è un periodo di sconvolgimenti e cambiamenti, di perdita di sicurezza e di riferimenti. Tutti noi viviamo dentro questa bolla di indeterminatezza, in cui ognuno prova a proteggersi con gli strumenti che più gli sono congeniali. Lo strumento che utilizza Gianluca Foresi è la satira. Lo spettacolo “Scemo profeta in patria” cerca di attraversare questi tempi difficili per sezionare e difendersi in qualche modo dalle vicende che hanno caratterizzato questo ultimo anno in particolare. Ma non tralascerà di attingere a fatti, eventi, e notizie che hanno caratterizzato la storia passata, anche remota. Uno spazio sarà dedicato  anche al grande Poeta toscano di cui ricorrono i 700 anni della morte. Verrà evocato in particolare seguendo il fluire del suo canto più politico e quindi per qualche riguardo anche satirico: il VI del Purgatorio. Per rimanere al presente invece, La satira di Gianluca Foresi prende spunto principalmente da notizie, verificate nella loro veridicità, che riguardano politica, religione, cronaca, e che vengono affrontate con sarcasmo, corrosività e con un pizzico di quel politicamente scorretto che le rende esplosive: in negativo e in positivo. Tutto questo però sarà affrontato senza però mai perdere l’eleganza verbale e il rispetto implicito per quello che è il bersaglio di turno. Più che governare la satira, Gianluca Foresi è e sarà governato da essa, è e sarà trasportato e quasi ipnotizzato. In questo spettacolo non sempre il suo pensiero coinciderà con quello della battuta: la battuta diventerà il pretesto per mettere in evidenza quello che la notizia ci ha fatto dimenticare o quello che altre persone potrebbero davvero aver pensato: assolve a una funzione maieutica, terapeutica quasi, porta alla coscienza quello che era stato rimosso.

IL PREMIO PEPPE NATELLA

La sesta edizione del Premio “Peppe Natella”, intitolato al patron della rassegna, colui che 40 anni fa ebbe l’idea di dare vita ad un teatro sotto le stelle nel centro storico di Salerno e che l’ha portata avanti con tenacia fino alla sua scomparsa, prima dello spettacolo del 6 agosto sarà consegnato a Gianluca Foresi, in un breve gala che sarà presentato da Gilda Ricci e Paolo Romano. La serata sarà aperta da Davide Curzio che declamerà “Torneranno le sere”, la poesia di Alfonso Gatto che ha ispirato il titolo di questa edizione dei Barbuti, che è “Ritornano le sere”, declinato al presente in segno di speranza per questa ripartenza. Foresi, conosciuto in Italia e all’estero come “Il giullar cortese” e l’attore e regista orvietano che da oltre un quarto di secolo si esibisce all’interno delle maggiori rievocazioni storiche internazionali, compreso la Fiera del Crocifisso ritrovato a Salerno. Maestro di oratoria, capace di incantare con le sue storie migliaia di persone riunite in cerchio attorno a sé, si ispira alla tradizione medievale dello joculator latino e del jongleur francese, reinventando il personaggio del giullare in chiave moderna e producendo in presa diretta storie e racconti rigorosamente in rima. . Il Premio Natella consiste ne “Il Longobardo”, una scultura ceramica originale del maestro Nello Ferrigno.

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