Salerno – Domani, venerdì 23 luglio, il sipario della XXXIII edizione del Premio Charlot, la kermesse dedicata al più grande attore di tutti i tempi, si alzerà per offrire al pubblico il “Pierino, il Lupo e l’altro” di Arturo Brachetti. Sold-Out per l’attore piemontese, come prevedibile, che ritorna dopo 3 anni allo Charlot, pronto a stupire, emozionare e conquistare ancor di più il suo pubblico.
La giornata di domani, del Premio Charlot, segna però anche altri appuntamenti, si parte dalla mattina, quando nel Salone del Gonfalone di Palazzo di Città, alle ore 10, Emanuela Pacotto sarà protagonista di un incontro con i giovani dal titolo “I Pokemon 25 anni dopo: Origine e sviluppo di un fenomeno”. All’incontro, patrocinato dal Leo Club Salerno Host, dall’Area Centro del Distretto Leo 108YA e dal Rotaract Campus Salerno dei Due Principati, parteciperanno il Sindaco Vincenzo Napoli, il Patron Claudio Tortora, Alfonso Amendola (Professore di sociologia degli Audiovisivi sperimentali Università degli studi di Salerno) e Annachiara Guerra (Unisa), modera Stefano Pignataro.
Alle 21,30 all’Arena del Mare di Salerno, i giornalisti Alessandra Comazzi (La Stampa) e Gigi Marzullo (RaiUno), avranno il compito di consegnare il Premio Charlot Giornalismo a Titta Fiore de Il Mattino.
A seguire, come detto, Arturo Brachetti in “Pierino, il Lupo e l’altro” Concerto di Ensemble Symphony Orchestra
La musica si può vedere? In questo caso, la risposta è sì. Perché “Pierino, il lupo e l’altro” è un concerto classico ma non è un concerto tradizionale. Il progetto nasce dall’idea di creare un’occasione concreta di ampliare il pubblico della musica sinfonica con una formula originale, capace di coinvolgere e divertire: una vera e propria attività di divulgazione musicale. La base di partenza di “Pierino, il lupo e l’altro” è l’Ensemble Symphony Orchestra, una delle più conosciute orchestre nell’ambito nazionale che ha fatto della versatilità delle sue cifre stilistiche: grazie all’attenzione che ha per ogni tipo di genere, il suo repertorio spazia dalle arie d’opera più conosciute alle colonne sonore di film di fama mondiale. La parte musicale si appoggia al racconto di Arturo Brachetti, uno degli artisti teatrali italiani più noti al mondo, qui impegnato in veste di voce narrante. Profondo conoscitore del teatro internazionale, da tempo affianca a quello di artista il ruolo di showteller (letteralmente raccontatore di spettacoli), uno degli aspetti meno noti ma più radicati di Brachetti, con lo scopo di diffondere e divulgare la conoscenza delle arti dello spettacolo in maniera semplice e coinvolgente. Dall’incontro tra queste due realtà nasce Pierino, il lupo e l’altro, un concerto dal sapore di spettacolo, inusuale e accessibile che, grazie alla resa in forma visiva, porta a tutti la musica classica (sia habitué sia nuovo pubblico) sempre impeccabile dal punto di vista artistico. Il concerto è diviso in due parti. La prima è Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev così come lo conosciamo e lo abbiamo incontrato più volte, spesso nel periodo scolastico. Qui, grazie alla voce e maestria di Brachetti, con la complicità dell’orchestra, il pubblico vive un’esperienza divertente e coinvolgente, che lo trascina con facilità nel mondo della musica classica. Sul palco appaiono (a sorpresa) prima Prokofiev e poi Arturo Brachetti, che si rivolge direttamente agli spettatori spiegando loro che, se si vuole ascoltare quest’opera, bisogna aver il cuore leggero 2 come quello dei bambini. Da qui comincia a raccontare la favola… I personaggi, rappresentati dagli strumenti musicali, entrano in scena. Brachetti li fa vivere attraverso semplici effetti che aiutano il pubblico a seguire il filo narrativo, fino alla parata finale. La seconda parte è L’altro, un percorso a sorpresa tra i differenti stili di direzione musicale, reso divertente dalla complicità dell’orchestra e del pubblico. Il concerto si chiude con un suggestivo momento di sand painting a dimostrazione di come il connubio tra le arti, apparentemente lontane tra loro, possa creare nuove e affascinanti esperienze.
Nell’estate Arturo Brachetti è presente anche con il suo talk Arturo racconta Brachetti, una chiacchierata a-tu-per-tu con il pubblico: sarà come entrare nel dietro le quinte della sua vita, parlando dei debutti, dei viaggi intorno al mondo, della vita quotidiana, delle “mille arti” in cui eccelle e altro ancora.
Ensemble Symphony Orchestra
Ensemble Symphony Orchestra nasce in seno all’Orchestra Sinfonica di Massa e Carrara grazie alla fusione delle esperienze classiche e liriche di alcuni tra i migliori strumentisti italiani provenienti da importanti teatri nazionali quali il Carlo Felice di Genova, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra della Toscana, la Fondazione Toscanini di Parma e così via. Ad oggi è una delle Orchestre più conosciute nel panorama artistico nazionale, grazie ai molteplici progetti cui ha partecipato e gli artisti di fama internazionale e nazionale con cui ha collaborato. L’orchestra si è esibita nei più importanti teatri italiani, grazie alla versatilità ed alla attenzione che ha per ogni tipo di genere musicale: il suo repertorio spazia dalle arie d’opera tra le più conosciute alle colonne sonore di film di fama mondiale.
Giacomo Loprieno
Pianista, compositore e direttore d’orchestra, dopo una lunga esperienza in Italia e all’estero in produzioni liriche e sinfoniche, ha deciso di dedicarsi alla direzione dell’Ensemble Symphony Orchestra portandola sui palchi più prestigiosi d’Europa. Arrangiatore di molti dischi di successo del pop italiano ha partecipato ai tour live di innumerevoli artisti tra i quali ricordiamo Andrea Bocelli, Sting, Mario Biondi e Nile Rodgers . È impegnato da tempo nella divulgazione musicale, cercando di superare il confine tra musica sinfonica e musica diversa.
Arturo Brachetti
Arturo Brachetti è un artista italiano, famoso e acclamato in tutto il mondo, considerato univocamente the Legend of quick change, il grande Maestro del trasformismo internazionale. Profondo conoscitore del teatro internazionale e dello spettacolo, da anni affianca a quello di artista il ruolo di showteller (letteralmente raccontator di spettacoli), cioè divulgatore teatrale, con lo scopo di diffonderne la conoscenza in maniera semplice e coinvolgente. 3 Inoltre, è un regista e direttore artistico attento e appassionato, capace di spaziare dal teatro comico al musical, dalla magia al varietà. Sul palcoscenico porta quei tratti distintivi che rendono l’Italia famosa in tutto il mondo e di cui è orgoglioso sostenitore: qualità, amore per “il bello”, stile e, soprattutto, fantasia.
Il Premio Charlot si conclude il 24 luglio (ore 21,15) con Christian De Sica e la sua orchestra in «Una serata tra amici».