Sorriso e sguardo dolci, tono sereno e tranquillizzante, Elisabetta Barone inizia la sua campagna elettorale prendendo a prestito le capacità pragmatiche ed operative da dirigente scolastica e quindi da manager della pubblica amministrazione senza lasciarsi scoraggiare dai toni caldi che hanno fin dal suo primo passo circondato la scelta di scendere in campo in una coalizione civica più orientata a centro sinistra, contro il candidato a sindaco uscente Vincenzo Napoli, che non è semplicemente di centro sinistra, ma è diretta emanazione di Vincenzo De Luca. Con lei ci sono i consiglieri di maggioranza dissidenti, il gruppo Oltre, ed una parte dei Cinque Stelle. Ed eccolo il primo problema: l’annuncio dei parlamentari grillini che il simbolo del M5S avrebbe accompagnato la sua candidatura ha generato qualche mal di pancia nella coalizione, ma lungi dal lasciarsi distrarre da queste questioni e beghe politiche, la Barone va avanti sulla sua strada. Quella sulla quale Anteprima24 l’ha incrociata questa mattina è in direzione dell’ufficio della polizia municipale dove dovrà pagare la multa per aver affisso abusivamente i suoi primi manifesti elettorali per i quali ha già chiesto scusa. Nessun rimorso, invece, sulla riunione fatta davanti ad parrocchia che ha scatenato anche la reazione del vescovo di Salerno, che ha vietato iniziative analoghe. Molto legata al mondo della Chiesa, la preside Barone anche su questo aspetto ha chiarito al microfono di Anteprima24 la sua posizione. “Gli altri fanno direttamente le liste in parrocchia” dice la Barone e cita anche il caso della riunione ai salesiani.
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