Salerno – Esaurita la – lunga – fase delle raccomandazioni (?), il consigliere anziano Loffredo ha chiesto di procedere con la votazione del Presidente del Consiglio. Qui la prima, vera, frizione del Consiglio Comunale due ore prima insediatosi. Celano, poi Sarno e Cammarota hanno sottolineato l’anomalia della votazione di un punto all’Ordine del Giorno senza precedente discussione dello stesso. È intervenuto il sindaco che ha ribadito la correttezza della procedura. L’ effetto è stato un… inasprimento degli animi. Poi, come spesso accade on politica, tutto si è risolto con la distribuzione delle schede. La prima votazione necessitava di una maggioranza qualificata: Loffredo (Progressisti) ha ottenuto 20 preferenze. Alla seconda (maggioranza assoluta più uno), ne ha collezionate 19. Che gli sono bastati. Suo vice è stata eletta Claudia Pecoraro del Movimento 5 Stelle. Da sottolineare che la elezione di Loffredo non fa scattare uin Consiglio il primo dei non eletti. La Francese.
A intervenire, nel dibattito, anche Claudia Pecoraro, consigliera del Movimento 5 stelle. Di seguito il suo intervento:
In seconda battuta vorrei ringraziare tutti quei cittadini che hanno voluto che io oggi sedessi in questo Consiglio oggi. Una rete spontanea dì Salernitani ha deciso di dare fiducia a un outsider, un’avvocata alla prima esperienza politica. E lo hanno fatto chiedendomi di fornirgli maggiori informazioni sul funzionamento di questo palazzo, il cervello politico e amministrativo della nostra Salerno. E con me sono entrate tante persone che stimo e che sono certo lavoreranno instancabilmente per aiutarvi ad ammodernare finalmente questa città, aprendola ai Salernitani con nuovi strumenti di trasparenza e partecipazione. Le ultime notizie giornalistiche però ci preoccupano. Intendo quelle che hanno fatto scricchiolare questo Consiglio già prima della sua nascita. Vede signor sindaco, per me la legge è sempre la strada maestra. Ci sono dei casi in cui però, l’opportunità politica, la responsabilità etica che impone il proprio ruolo, la serietà che è necessaria per garantire una gestione virtuosa della cosa pubblica, delle risorse economiche dei cittadini, diventano tutti elementi di riflessione. Colleghi. Le vicende giudiziarie che stanno interessando importanti componenti della rete politica, della galassia di interessi pubblici e privati, del gruppo dirigente che da decenni governa la città, stanno ferendo tanti salernitani. Ci domandiamo in tanti se sarà possibile in questa situazione così precaria offrire alla città le attenzioni di cui necessita.
Per me oggi sarebbe facile strumentalizzare una vostra situazione di estrema fragilità ricordandovi il clamore che stiamo avendo a livello nazionale con indagini, registrazioni e dichiarazioni che sono particolarmente pesanti. Voglio chiarire nuovamente che per me la legge è la strada maestra, e i processi non sono interpretabili in corso d’opera. Per ora non abbiamo tutte le informazioni necessarie per comprendere tutte le dinamiche ma alcuni elementi certi emersi in queste settimane fanno male ai cittadini Salernitani che non si rivedono più in questo modello di gestione, in questa narrativa stanca. Sindaco, mi piacerebbe che con grande umiltà e con spirito di cooperazione partisse subito un nuovo ciclo politico. Un periodo proficuo in cui approfittare di tante forze giovani e spingere sull’acceleratore. Sarebbe bello partire già domani con gli organi che decidono come migliorare i servizi ai cittadini, come riorganizzare e rendere più trasparenti tutte articolazioni del Comune di Salerno.
Ce ne sarebbero di cose da fare. La domanda che le faccio è se lei, insieme alla maggioranza che rappresenta, ha deciso di voler condividere scelte per limitare i danni già inflitti all’immagine della città o di fingere che tutto sia in ordine e magari forzare la mano proponendo in luoghi delicati personalità non opportune? Le faccio questa domanda perché se il buon giorno si vede dal mattino è meglio lavorare senza rischiare di rimanere impantanati sul nascere. Alcune logiche che devono riguardare solo i partiti. E’ dovere di tutti preservare la credibilità della istituzioni democratiche. Speriamo che dopo decenni abbiate almeno costruito una classe dirigente che possa garantire l’espletazione delle proprie funzioni in un perimetro di piena legalità. Vi ringrazio per la pazienza che avete avuto nell’ascoltare le mie parole e chiudo questo mio intervento.
Ribadisco però che la grande preoccupazione che vivono tanti salernitani necessita di scelte che non indeboliscano ulteriormente la credibilità di questo Consiglio. Non perdiamo l’ennesima occasione e sempre in nome delle logiche fragili e confuse di un gruppo di potere consumato dalle dispute interne. Voglio farle un esempio pratico per spiegarmi meglio. La decisione che è stata presa sulla gestione degli accessi a Palazzo di Città ha senso se è costruita per migliorare il modello con cui l’amministrazione condivide la quantità e la qualità delle informazioni che vengono fornite quotidianamente a giornalisti e cittadini. L’aria inizierebbe a diventare irrespirabile però, se mi permettete, se nei prossimi mesi dovessimo assistere ancora ad un palazzo frequentato da un club privato di persone, alcune senza alcun ruolo istituzionale, alzando ulteriori muri senza dare spiegazioni. Ma sono fiduciosa, sono certa che in questa consiliatura ci sarà la possibilità di portare a termine azioni concrete. Per ora vi esorto a gestire queste criticità con senso di responsabilità. Dobbiamo risollevare la città che in questo momento è caduta nel pantano”.