L’inchiesta sull’audio per condizionare il voto alle amministrative e l’indagine sulla gestione ed il sistema delle coop sociali a Salerno sono strettamente correlate.
Gianluca Izzo, l’autore dell’audio è infatti amministratore di fatto della cooperativa sociale San Matteo, una delle otto gestite da Vittorio Zoccola finite al centro dell’inchiesta resa nota ieri. Lo stesso Izzo compare più volte nel verbale dell’ordinanza che ieri ha portato all’arresto ai domiciliari del consigliere regionale Nino Savastano, del dirigente comunale Luca Caselli e in carcere il presidente Zoccola.
È molto presumibile che le pressioni con le quali attraverso il messaggio WhatsApp Izzo provi a condizionare il voto dei dipendenti siano indirizzate su Alessandra Francese, sua moglie candidata nella lista dei Progressisti( la più votata tra quelle a supporto del sindaco Vincenzo Napoli) ed oggi la prima di non eletti con 812 voti. La Francese potrebbe dunque entrare in consiglio comunale se, come è facile prevedere, il Sindaco Napoli scelga dai progressisti uno o più assessori per la prossima giunta. A meno che l’inchiesta in corso non cambi le carte in tavola. E a meno che, l’inchiesta partita per fare luce sul sostegno del sistema coop alle elezioni regionali non finisca per accertare condizionamenti anche sulle amministrative. La Procura ha fatto riferimento alla spregiudicatezza di un gruppo che, pur sapendo di essere sotto indagine, continuava ad agire come dimostra l’audio che oggi ha portato ai domiciliari Izzo e Coscia.