Salernitana, Boeing Tayaranjet usato anche da altre squadre: polemica inutile

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Salerno – “La squadra ha volato nel massimo confort, sicurezza e nel minor tempo possibile a bordo del Boeing 737/300 da 148 posti?”.

Alla vigilia della più importante partita – finora – del campionato, avrebbe dovuto essere questo l’interrogativo della tifoseria. Invece il charter organizzato dalla società, attraverso il vettore Tayaranjet e probabilmente con il supporto della SS Lazio ha scatenato un putiferio di vacue polemiche. L’auspicio allora è che, data la posta in palio, lo staff tecnico e la squadra in queste ore abbiano, in Brianza, spenta la connessione internet ai propri smartphone.    

Alcuni aspetti vanno però chiariti. L’aereo non è di proprietà della Lazio. E’ della Tayaranjet che, con la Lazio, ha chiuso un accordo commerciale per l’organizzazione di voli charter sia nazionali (primo viaggio a Crotone) che europei (la Lazio gioca la Champions League). Accordo che, pur prevedendo la brandizzazione della livrea, non conferisce alla società biancoceleste l’esclusività dell’utilizzo dell’aereo. Che quindi, quando non è impegnato con la Lazio, è sul mercato. Tanto che  il 9 dicembre fu utilizzato dalla Virtus Bologna impegnata in un trasferta europea nel Principato di Monaco. 

Che poi la Lazio, sfruttando il suo accordo in essere abbia potuto ottenere anche (auspicabili) condizioni di vantaggio a beneficio della Salernitana, va interpretato come un fatto positivo. Fatte le debite proporzioni è la stessa dinamica che sul fronte della squadra ha portato agli innesti in organico di calciatori del calibro di Djuric, Anderson, Belec, Lombardi, Cicerelli, Tutino eccetera.    

Sul sito aziendale della compagnia si legge: “Tayaranjet è un vettore aereo europeo, in attività dal 2018. La compagnia bulgara ha una flotta con 3 aerei Boeing 737/300 da 148 posti. Tayaranjet ora è pronta per affrontare nuove sfide in un mercato aereo di linea proponendo un prodotto destinato a clienti esigenti in termini qualitativi con l’affidabilità già riscontrata come capacity provider, trasportando 220 mila passeggeri (maggio 2019/marzo 2020) lungo la direttrice Nord-Sud Italia, maturando un’ indice del 90 per cento di puntualità dei voli”.

Gli aerei, come i pullman, sono generalmente noleggiati in forza di contratti che quasi mai prevedono una (antieconomica) esclusività. L’attento popolo granata non si indignò quando, anche in un recente passato, a ‘profanare’ il bus loghizzato-Salernitana furono crocieristi, turisti, ecc…  Bus legittimamente usato dalla ditta proprietaria, quindi, per scopi diversi dal trasporto della squadra.

La società granata ci ha poi messo del proprio non spiegando preventivamente il senso, più autentico, di questa scelta. Cosa che avrebbe depotenziato le polemiche. Che invece sono deflagrate.    

Il popolo granata tanto attento alle radici, più proficuamente potrebbe invece indignarsi per una perdita di identità che dura da mezzo secolo e della quale finora nessuno ha reso conto. Negli anni si è passati “dalle trasferte fatte con il 9 dell’Atacs” al Boeing 347. Sarebbe stato (ed è) auspicabile che la Salernitana volasse stabilmente da Pontecagnano (laddove il Boeing ancora non può atterrare) e non, come sempre accade, da Capodichino. Discorso troppo impegnativo. Meglio contestare Lotito.