Pertosa (Sa) – Un carcinoma alla tiroide. È quanto nel 2018 fu diagnosticato dai medici oncologi al sindaco di Pertosa, Domenico Barba, costretto a subire una tiroidectomia totale cioè l’asportazione totale della ghiandola tiroidea a causa di un tumore maligno. A raccontare il dramma vissuto in prima persona qualche anno fa, attraverso i canali social, è lo stesso sindaco Barba, che all’indomani degli arresti, effettuati dai carabinieri su richiesta della Dda, di sette cittadini valdianesi per associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo sversamento illecito dei rifiuti e fanghi tossici nei terreni tra il Vallo di Diano e la Basilicata, ha reso pubblico quello che per lungo tempo è stato il suo calvario e dal quale oggi è guarito: un carcinoma alla tiroide.
Patologie tumorali maligne quali conseguenze principali dell’inquinamento ambientale del territorio.
“Io sono me più il mio ambiente – scrive il primo cittadino di Pertosa. Se non preservo l’ambiente, non preservo me stesso”.
Quello del sindaco valdianese, è lo sfogo di tanti cittadini che nel Vallo di Diano da anni lottano contro le patologie tumorali, uno sfogo che è anche un invito alla riflessione. Intanto sulla maxi inchiesta dello sversamento dei rifiuti liquidi tossici nei terreni tra San Rufo, Polla e Atena Lucana, molti Comuni valdianesi hanno già annunciato che si costituiranno parte civile nel processo.
Sversamento rifiuti nel Vallo di Diano, il sindaco di Pertosa racconta del suo carcinoma
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