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Baronissi (Sa) – Nella seduta del consiglio comunale in programma domani a Baronissi, verrà ratificato quanto già stabilito dalla giunta che accompagna il lavoro del sindaco Gianfranco Valiante ovvero l’addio al Consorzio di Bacino Salerno 1. La giunta comunale di Baronissi ha formalizzato il recesso per “giusta causa” considerata l’assenza di ogni prestazione da parte del Consorzio e, dunque, essendo venuto meno “qualsiasi presupposto idoneo a far ritenere sussistente il vincolo consortile e, quindi, a continuare a corrispondere al Consorzio illegittime e arbitrarie quote annuali e altri emolumenti collegati a perdite di esercizio, in assenza di contratti e altri accordi scritti”. E’ l’epilogo della vicenda e degli approfondimenti legali attivati nei mesi scorsi dal Comune di Baronissi che ha ritenuto illegittime le continue richieste del liquidatore del Consorzio Bacino Salerno 1, che da anni nessun servizio eroga più ai Comuni.
“Oggi ancor di più – spiega il sindaco Gianfranco Valiante – non possono essere ritenuti sussistenti vincoli di legge idonei a costringere il Comune a permanere in un Consorzio che da tempo non svolge le funzioni previste nello Statuto Consortile, peraltro mai approvato dal Comune di Baronissi e, quindi non vincolante; il Comune ha rispettato l’obbligo di aderire al nuovo Ente EDA/Ato Salerno, al quale corrisponde da anni le nuove quote obbligatorie che non possono essere duplicate dal Consorzio”.
Il Comune di Baronissi – anche dopo la nomina del liquidatore – non ha mai sottoscritto accordi scritti con il Consorzio – indispensabili anche secondo la recente decisione della Corte di Appello di Salerno (giudizio Consorzio di bacino Salerno 1 contro Comune di Sarno che ha sancito l’inesistenza di un obbligo del Comune al pagamento di quote e altri oneri Consortili in assenza di atti scritti) – né tantomeno ha sottoscritto alcuna convenzione, con la conseguente inesistenza di vincoli e obblighi consortili e nullità degli atti recanti richieste di pagamenti di quote annuali e altre somme non dovute. Le richieste di pagamento di quote e oneri diversi da parte del Consorzio si configurano, dunque, quali attività tese a conseguire un “indebito arricchimento senza causa”, in carenza di attività di smaltimento dei rifiuti e di altre attività a favore del Comune, previste originariamente nello Statuto Consortile.
“La partecipazione dell’Ente al Consorzio di Bacino – conferma l’assessore all’ambiente Alfonso Farina – oltre a non garantire servizi o vantaggi, costituisce – addirittura – una non consentita, illegittima duplicazione, sia per la partecipazione al Consorzio che per la corresponsione delle quote periodiche da parte del Comune al costituito Ente d’Ambito – ATO Salerno, creando così periodici problemi di carattere contabile al Comune. Di qui la decisione di procedere al recesso”.
Recesso che dovrà essere espresso e confermato dal Consiglio comunale, nella seduta di domani mercoledì 22 dicembre.