Ricigliano (Sa) – Cani avvelenati e uccisi dalle auto. A denunciare l’atrocità di quanto sta accadendo nelle campagne del comune di Ricigliano, è un giovanissimo un docente originario della cittadina della Valle del Platano.
L’ultimo episodio risale infatti, a qualche giorno fa, quando una macchina ha prima investito e poi, si è data alla fuga, un cane razza pastore maremmano che stava passeggiando in strada. L’animale però, dopo una lunga agonia, è morto.
“Il cane si chiamava Ercole – racconta amareggiato il docente mentre mostra la foto dell’animale ucciso. – Quanto accade a Ricigliano – dice – è un canicidio che non è stato fermato nemmeno dalla pandemia del coronavirus. In questi mesi – aggiunge – sono stati avvelenati numerosi cani nelle campagne di località Pantano. Il sistema – chiosa – è sempre lo stesso: o vengono uccisi dalle auto oppure avvelenati con polpette di carne tritata con veleno o pezzi di vetro. La lista è lunga – conclude il docente – e la crudeltà non ha confini”.
Insomma, c’è una vera e propria emergenza nella cittadina del Tanagro dove i cani di proprietà sono stati presi di mira da uomini senza scrupoli.